Voi dite: raccontaci qualcosa di come hai cominciato. 1958-2015.
Non è facile ragazze/i miei. La spiritualità dell’Opera Missionarie Sacerdotali è basata sul Vangelo. Una ricerca profonda con tantissimi amici consacrati con i quali il dialogo è stato impostato sulla trasparenza e sulla luminosità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Parlare di un’esperienza così profonda e così sofferta, solo dei Sacerdoti veri possono intuirne tutta la profondità di un’esperienza che viene da Dio e da una sofferenza che equivale a conoscere gli abissi di un deserto. Non ci sono tanto facilmente amici o amiche, persone disponibili ad aiutarti, a capirti e a riconoscere che solo una vera discesa dello Spirito Santo in un’Anima e nel suo cuore e la forza dei Suoi Doni possono sostenere il percorso perverso di cose non dette, di cose non capite, di un gioco ,tipo sciarada, che a lungo andare influisce sulla persona, sulla salute e sulle diverse occasioni, situazioni nelle quali ogni giorno si impara che fidarsi è bene, ma essere attenti e non troppo ingenui è necessario per non sciupare la Presenza di Dio nella propria vita, soprattutto quando si deve esprimere la Volontà di Dio verso dei tempi che verranno, che sono giunti e che ancora non hanno dato segno di quello che il mondo, poco per volta, sta facendo contro Dio, contro se stesso, contro quell’Umanità che, da quando Dio l’ha creata, ha sempre guidato il Suo Popolo fino a donarle Suo Figlio come agnello immolato per i nostri peccati.
Da quando in quella Pentecoste del 1958 ho cercato, con una profonda disperazione nel cuore, rifugio tra le braccia dell’Eucarestia, dei Santi e dello Spirito Santo, senza saperLo e senza capirLo, mi sono resa conto, con una Fede incredibile, che a Dio niente è impossibile, che essere guidata dallo Spirito Santo, da Gesù Verbo di Dio, dalle Presenze interiori d’Amore, di Colui che disse “Io sono Colui che è l’Eterno che è Amore”.
Quando sentite Dio così vicino vi sentite di appartenerGli e sapete che il vostro cuore Gli appartiene da quando eravate piccoli/e, allora non abbiate dubbi, non abbiate incertezze, non abbiate in nessun modo paura di andare avanti perchè il Suo Amore vi dirà sempre, con la paterna Maternità di Dio, la tenerezza di un pastore che lascia le 99, per cercare quella che nella sofferenza più amaro Lo cerca. Noi siamo con Lui, Lui è per noi e Lui che ha un progetto per ciascuno crea, ancor prima della nascita sulla terra, la Sua Volontà e ci manda con un Suo preciso mandato che in questo mondo diventa una chiamata che vi sigilla nell’Anima la Sua divina Volontà.
Ero entrata in quella chiesetta disperata e sono uscita Missionaria Sacerdotale. Non mi importa, oggi, cosa se ne pensi, cosa se ne dica; non mi sento più sola, perché la Volontà di Dio mi ha riempita di una Luce inenarrabile, di un’aurora Divina che mi ha dato la sensazione di essere in un luogo universale. Ho capito che avrei avuto ancora dei nemici, ho capito che come Gesù essere mandati a portare un messaggio, un esempio, una testimonianza, un segno che fa pensare a chi ha il coraggio di donarsi a Dio totalmente non sarebbe stato come una passeggiata sulle spiagge della mia Liguria, non sarebbe stato un tramonto che lasciava sulle onde delle immagini indescrivibili. Si poteva sognare.
Ecco cosa voglio dirvi: non lamentatevi, andate a cercare in Dio la vostra esperienza di meraviglie, di gioielli, di aurore che riempiono il cuore di speranze e in questo modo trovate la forza di guardare chi si prende gioco di voi e di pregare per la conversione e l’unità dei cuori. ecco dov’è la serenità.
Accogliere la Volontà di Dio è come se vi facessero fare il catechismo della Vita che si rispecchia in voi come una carezza che imprime nella vostra vita eterna la Volontà di Dio.
Il pensiero di Dio è la nostra parte invisibile che diventa creatura, e perciò creazione, che completa e dipinge con la propria vita il Mistero d’Amore che contemplando la Passione di Cristo nelle vostre mortificazioni, offese, cattiverie per Opera dello Spirito Santo si delineano in voi e animano la vostra vita interiore in modo sensibile e i progetti dello Spirito Santo diventano quadri d’autore, Sacri, Santi e Perfetti come il Padre che è nei Cieli. Insieme a questo Amore che è infinito comprendete che dovete lasciare che Dio vi plasmi, vi immerga nella Sua Verità, nella Sua Vita che diventano Persone Anime che seminano in voi quello che Dio vuole, giorno per giorno. Certo non dovete mai dimenticare che satana è in allerta; più voi pregherete, più il vostro Amore sarà una vita sponsale con l’Eterno, più voi entrerete in un mondo in cui l’unica cosa che può farvi male è di constatare che anche i migliori amici non sanno cosa significa essere in comunione nei Santi con Colui che è la Sorgente della Santità e che è la Pienezza di Cristo quando nell’orto del sepolcro incontra Maria che lo cerca, quando era andata da Lui, ancora una volta, con gli oli santi per prepararlo e Lui, nel momento più triste, perché la falsità degli amici è un vero tradimento della vostra buona fede, vi dice “Maria, quel Rabbunì è come una firma su un patto di alleanza che vi darà il coraggio di vivere per Lui, di vivere per la Sua Volontà nella gioia interiore di sapere che Dio non ha avuto paura della vostra povertà, della vostra miseria, ma ha sigillato con voi la Gloria che l’Amore di Dio porta sempre con sé. È già gustare il Regno dei Cieli. “.
I seminatori, i pescatori di Anime, i fedeli di Dio in Cristo e nello Spirito Santo, Corpo Mistico di Quel Risorto che è a capo della vostra Fede, della vostra Fedeltà e della vostra Fiducia senza le quali non potrete mai avere la libertà di conoscere nella Deità del Regno di Dio, luogo affascinante che vi sconvolge perché il Regno di Dio non ha regole, non ha protocolli, leggi, muri paracarri o intrighi, ma è sempre illuminato da quel Brillante universale che vive di Luce, che è Luce e che il Suo Amore non vi lascerà mai più al buio.
Lo Spirito Santo riconosce i Suoi, li guida con la stessa comunione dei Santi che in tutto condividono l’Agape divina e il raccolto, o le opere, sono perfette perché Dio Amore è la perfezione della Santificazione di quel Verbo che si è fatto uomo, non per vivere da uomo, ma per diventare un Sentiero unico ed eterno perché dopo la purificazione della croce Cristo, immagine perfetta di Dio, si è fatto Uno di noi perché in questo mondo non si può non diventare Corpo Mistico, sublime incontro di comunione con quello che costantemente Dio ci dona. Oggi ogni testimonianza di beatitudine, di Luce, di Grazia diventano dentro di noi, in Nome di Gesù Cristo, il potere di mettere nelle mani della Madre di Dio delle suppliche, delle preghiere, delle parole d’amore perché Ella, Sposa dello Spirito Santo, può intercedere, diventare Mediatrice, Avvocata, Signora di tutti i Popoli. Ella che accogliendo il Figlio di Dio nel Suo seno ha collaborato con la crescita, l’esperienza e sotto la Croce ha condiviso la redenzione del mondo, Ella sa, Ella conosce anche noi.
Consacrarsi a Dio nel Mistero Trinitario, alla Vergine, Signora di Fede, Fedeltà e Fiducia è fare esperienza di una forza e di un coraggio che non possono essere distrutti.
Noi non siamo mandati nel mondo da una femmina e da un maschio, ma dal Progetto Divino che da milioni, centinaia di secoli, e anche più, ci ha pensati, ci ha dato come amici gli Angeli, i Santi, i Beati di tutto l’Universo. Noi con la Comunione dell’Acqua viva, sempre esistita e di onnipotenza inenarrabile, esistiamo per completare, per definire, per trasmettere, per offrire l’Opera di Cristo e sostenere l’Opera della Deità dello Spirito Santo, Sposo, Linfa, Essenza, Pienezza del Verbo, Trionfo sulla morte, sul dolore e sul peccato e prima di tutto sul maligno. Dobbiamo meditarle queste cose, approfondirle e comprendere che scegliendo Dio, consacrandoci a Dio, quel Brillante meraviglioso dalla Luce infinita e preziosa che come raggi di pietre di valore inestimabile portano la bellezza della materna Paternità di Dio dentro di noi. Sono un gesto che questa Luce ci rende Santi e partecipi già fin da ora della Gloria che Cristo ha portato su questa Terra, dove noi siamo come in un Purgatorio di perfezione che ci fa crescere nella Persona di Cristo e per Opera dello Spirito Santo.
** Il mondo, con le sue gelosie, invidie può arrivare a latrocinare i Doni usando il suo potere servendosi delle posizioni sociali, politiche, religiose.. ma quello che vi appare un “Giuda” che con un bacio vi tradisce non può essere presentato a Dio se non come una responsabilità personale di chi vorrebbe che voi foste quello che nelle mani di Dio nessuna malignità può compromettere nel Regno dei cieli.
Quello che conta è seguire quel sentiero umile, semplice, generoso che ha dato la vita per insegnarci a dire “ Dio mio” e “signore mio”.
La Santissima Trinità, a causa della nostra fragilità/ dei nostri limiti/ egoismi/ debolezze/ ignoranze soggette alla carne, ha il tatto delicato di una mamma. Una Madre universale che cura con tenerezza le figlie ed i figli dal cuore duro, avaro d’amore con limiti di comprensione ed impossibilità di espressioni d’Amore puro.
La paterna Maternità di Dio, come già vi ho detto molte volte, che, Maria con tutti i meriti che Dio Le riconosce, in Maria spalanca tutto l’Amore eterno che, mi si perdoni la parola, gestisce nell’aspettare con Misericordia lo spalancarsi dell’Anima così che l’accoglienza di soavità, di premure, di dolcezze, di carezze che vogliono esprimerci l’universalità totale della APPARTENENZA e di desiderio di Cielo e perciò di conversione. È proverbiale ed evangelico che il Verbo di Dio è venuto per farci comprendere tutta la ricchezza di profumi, colori, libertà infinite del Regno Eterno e diventando la rivelazione proprio per farci entrare dalla porta di Maria che è la porta che garantisce a Dio che noi siamo figli di Dio.
Quando l’abbandono totale a Dio, per le mani di Maria, diventa la Maturazione di un’Accettazione di Dio e dei Suoi Comandamenti, che in Cristo non sono rifiutati, ma perfezionati nella regola cristiana di un Comandamento che perfeziona tutti i dieci Comandamenti.
“Amatevi gli/le une con gli/le altri/e come Io ho amato voi”.
Maria nella Sua perfezione assoluta, tanto che Dio L’ha concepita di Spirito Santo “l’Amore perfetto di Dio”, toglie tutte le differenze, i primati, i privilegi, le speranze carnali nei rapporti delle Sue creature, in Cristo risorte-vive-chiamate-mandate a realizzare la loro responsabilità personale, cioè di ciascuno in modo particolare, di Membra Vive, visibili ( Terra) ed invisibili ( Spirito) che camminano verso la Volontà divina.
Il Logos quando ha pensato alla Creazione aveva ben presente nelle Sue Altezze, Lunghezze, Larghezze e Profondità il compendio di tutta la Creazione umana, di come fare, dire, agire delle Sue creature che avrebbero camminato nella Sua Volontà Divina e ci ha mandato a diventare Chiesa universale in Gesù e Maria, Verbo e Sposa dello Spirito che ascolta la Parola e ne diventa Azione, Immagine e ne diventa Sorgente che avrebbe partecipato come Presenza Viva di Cristo con noi, in mezzo a noi e nel mondo intero con delle responsabilità particolari, personali, ma mistiche perché Cristo, Risorto e Vivo, sarebbe stato, con Maria, l’Immensità dell’Amore che il Creatore ha per noi. Ci ha voluti per fare di noi, del Suo Popolo, di tutto il Suo Popolo, una Chiesa di consacrati che iniziano con il Battesimo che l’Acqua e lo Spirito ci donano (non possiamo immaginare quello che accade sopra di noi, dentro di noi ed accanto a noi il giorno del Battesimo, perché se solo potessimo immaginarlo cadremmo tutti sdraiati per terra e come gli Angeli canteremmo in eterno l’inizio di uno di noi che diventa figlio di Dio). E’ un cammino di Sacramenti e di Sacramentali che Cristo e i Suoi battezzati, confessati, comunicati, cresimati, dopo di che una scelta che ci chiama dall’Alto a diventare Apostoli, Discepoli e perciò ci chiama al Sacerdozio; mentre al Popolo di Dio dona il Sacramento dell’Amore che crea la Pace e che rinnova incessantemente il Popolo di Dio con nuove nascite che vengono affidate sia al matrimonio come Sacramento, perché i genitori diventano dei responsabili nella maturazione della Fede vera e il Sacerdozio di Cristo in coloro che nella Chiesa Lo rappresentano continuando la Missione che Egli con la cena con la quale ha istituito l’Eucarestia e il Sacerdozio, cioè il Sacramento chiamato Ordine, deve perfezionare nell’Amore, lo stesso Amore perfetto di Dio che ci ha pensati, che ci ha creati e che a ciascuno di noi dà un mandato che cresce dentro di noi. Ognuno di noi custodisce quel mandato crescendo, prima di qualsiasi altra maturazione, la Via, Verità e Vita che incarna dentro di noi non il peccato, ma la Santità per la quale la Santissima Trinità e la paterna Maternità di Dio in Maria ci aspettano perché torniamo con il cuore, l’Anima e le mani piene degli stessi sentimenti perfetti del Padre nostro che è nei Cieli.
Ogni Chiamata, che come abbiamo dette cresce matura con i Sacramenti e con la devozione ai Sacramentali, è sempre un Dono d’Amore anche se i Sacramenti li amministra la Chiesa gerarchica e i Sacramentali possono amministrarli anche il Popolo di Dio che in Cristo, capo universale di ogni creatura, con queste Membra che hanno scelto Dio e che vivono la Volontà di Dio e non le convenienze del mondo diventano Corpo mistico, cioè ognuno di quelli che crederà in Cristo, comunque Lo preghino, comunque Lo adorino, Lo ringrazino, Lo Lodano, comunque Gli sono riconoscenti entrano in quella perfezione spirituale che come Angeli li incontriamo nella nostra vita e sono quelli, che insieme agli Angeli custodi, ci guidano nella Parola di Cristo, Verbo di Dio, concepito do Spirito Santo nel seno verginale di Maria “siate perfetti come il Padre mio che è nei Cieli”. Certo, non ci si vede come Angeli e non ci si vede nemmeno illuminati dallo Spirito Santo che si incarna in noi e ci dona una coscienza viva, sensibile, assolutamente rispettosa della propria dignità cristiana, con un senso di rispetto della sofferenza umana, una delicatezza che ci forma, per opera dello Spirito Santo a diventare carezza di Dio. il valore essenziale di questa formazione soprannaturale, non impossibile a Dio se noi Lo amiamo, se noi lasciamo, o meglio scartiamo, gli interessi e i piaceri umani, le voglie e i desideri di primati per diventare umili, semplici tanto da abbracciare, anche spiritualmente, il dolore altrui e di adorare nel malato, nel povero, nel bambino, nell’anziano quella fragilità che ci fa vedere il Crocifisso sul Golgota che grida “Padre perché mi hai abbandonato?”.
L’umiltà, chiedo perdono se oso troppo, è un Carisma, è un Dono, è una regalità che imprime nel cuore di Dio il nostro posto eterno perché quel grido dalla Croce della sofferenza ci fa tornare indietro di 2000 anni e ci illumina nell’immensità, nell’universalità, in quella onnipotenza, onniscienza divina, che le parole non possono spiegare, e che ci fa soffrire insieme, non ci permettono neanche il più piccolo gesto offensivo verso bimbi ed anziani, verso i sofferenti e verso coloro che si offrono a Dio per aiutare sia questa parte del Corpo Mistico e sia quella dei peccatori. Non riusciamo a vedere cosa fa l’umiltà e la semplicità perchè questi doni sono intrinseci nel Dono della Sapienza che ha permesso a soldati senza cuore, a dei giudici superbi, con manie di onnipotenza ( come l’Isisi); il male che si fa spiritualmente non ha confini, compie nella nostra Anima delle ferite in cancrena perché ogni offesa fatta a qualunque creatura, anche quelle del Vecchio Testamento non battezzate, ma essendo opera della Santissima Trinità, da ogni più piccola ingiuria, scherno vengono offesi sia il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, sia quel tempio concepito dallo Spirito Santo che oggi vive per noi come paterna Maternità di Dio.
Quando i sotterfugi infestano la coscienza cristiana rendendo un favore al demonio che adora incessantemente se stesso come quel dio che egli crede di essere noi, con le nostre simpatie, antipatie, sono schiaffi morali, spirituali, inganni che la Santità della Chiesa che crede profondamente ed è in comunione con il Suo Dio apre alla Verità di Cristo nel prossimo.
Quelli che vivono veramente i Sacramentali e che fanno dei servizi ecclesiali, come il ministero dell’Eucarestia, come la visita agli ammalati, come l’accogliere il peccatore per riportarlo ai Sacramenti ed ai Sacramentali quando si impegnano anche con umili cose a far conoscere la Preghiera che è il Ministero di tutti i ministeri, perché dopo la Messa del Sacerdote la nostra celebrazione, compartecipazione, il nostro metterci sulle patene di tutte le Messe del mondo diventano, davanti a Dio, la Gloria che noi, umili cristiani, con Doni o senza Doni, possiamo inviare a Dio come Sua Gloria in Nome di Gesù Cristo e di tutto il Suo Corpo Mistico.
Carissimi, sono riconoscente se siete arrivati fino alla fine di questa mia meditazione che propongo ad ogni Missionaria Sacerdotale, ad ogni pia Anima in riparazione delle offese a Dio ed alla Vergine Maria, a chi fa la Cordata d’Amore per chiedere preghiera per gli ammalti, per i poveri profughi delle guerre, anche se in questo momento supplichiamo Dio di fermare la guerra perché tra queste povere persone c’è anche chi sta invadendo il mondo per la loro guerra religiosa contro i cristiani. Per diventare un soldato di questa pazza guerra basta saper sparare, basta disprezzare i cristiani. Dunque non vivete come se foste ciechi, adorate, amate, pregate, ringraziate, lodate e concelebrate l’Eucarestia come Maria nell’umiltà di quel Cenacolo, dove non Le è mai stato riconosciuto di essere presente. Quelle donne che hanno lavorato, sacrificato e mantenuto i 12 e Gesù Cristo e non hanno chiesto null’altro che potersi consacrare a Dio in Cristo Gesù.
Non chiudete gli occhi sulle imbarcazioni del mare, tanti di quelli che uccidono oggi in altri paesi sono già entrati in altre nazioni e già sono in guerra, una guerra apparentemente silenziosa.
Sono tanti anni che dico queste cose e come Gesù Cristo sono stata presa per pazza, ma siamo troppo vicini alla morte del demonio che sta preparando perché io possa tacere.
Grazie per il vostro tempo. Fate una Cordata Universale continua perché tanti bambini, ammalati, anziani, persone indifese e come i diversamente abili che vivono sperando in Dio e hanno bisogno della nostra Preghiera.
Quando saremo come profughi noi, cosa potremo fare? Andare là dove gli altri stanno scappando?