Con Amore, per Amore, in perfetto Amore Eucaristico

C.O.M.S. Comunità Opera Missionarie Sacerdotali



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PARTE III

29.09.2014 18:16

Credo di poter dire che il Carisma del C.O.M.S., (Comunità Opera Missionarie Sacerdotali), e delle Pie Anime Riparatrici delle offese a Dio ed a Maria Vergine, ci mandi a portare il Vangelo là dove ci porta la vita con amore, per amore, in perfetto Amore eucaristico perché una delle offese più grandi che compie l’umanità non è solamente la corruzione, la guerra diventando così la causa di calamità, di disturbi diabolici, di divisioni di famiglie ecc., ma è la superbia e tutte le sue sfumature (come invidia e gelosia), preoccupata solo di vedere quello che facciamo, di averne un beneficio personale. L’umanità lavora per avere qualcosa, stipendio, soddisfazioni, riconoscimenti internazionali…., mentre la Volontà di Dio non ci chiede altro che di aspirare, di sognare, di vivere in attesa di quell’abbraccio d’Amore che consola Dio, che Lo onora, che Lo testimonia; deve essere una scelta che senza direttore d’orchestra compiamo unicamente perché siamo entrati in Dio. Lavoriamo ed offriamo la fatica al Signore, siamo sempre disponibili agli altri, donare tempo anche se non ne abbiamo, impariamo a spalancare la porta del cuore come se rivedessimo la mamma andata in Cielo che ci viene a trovare. Noi non siamo nati in questo mondo perché il progetto di Dio aveva stabilito che fossimo Adamo ed Eva, Eva ed Adamo e di nuovo Adamo ed Eva ed Eva ed Adamo, come dal nulla aveva tratto due persone, Dio ben sapeva cosa aveva da un’eternità pensato sui suoi figli adottivi, ma se quell’atto ci ha condannati tutti a morire significa che se non si è nella perfezione della Volontà di Dio non ci si può chiedere “cosa faccio di male?!”. Mettere al primo posto la Volontà di Dio, seguire l’ispirazione del nostro cuore, ottenere e ricevere per compiere quello che fa la Vergine Maria: portarci tutti al Suo Figlio Gesù il Verbo di Dio venuto nel mondo che era la Luce, ma noi non abbiamo considerato che è venuto per salvarci, perché spesso pensiamo che il Vangelo lo si può rivoltare nel Suo significato e farGli dire quello che diventa un peccato, una condanna grave, perché senza di Me, ha detto Gesù, non potete fare niente, quello che farete lo potete lasciare ai famigliari ma non ci sarà con voi in Paradiso.

Chi ama Dio e perciò il prossimo suo come se stesso e concretamente può dirsi cristiano e perciò appartenere profondamente al Corpo Mistico e sentire la Presenza divina nella vita è poter misurare la Fede, vederla, capirla attraverso la Sua comunione con noi che ogni giorno può diventare una Verità a cui si deve credere perché a Dio nulla è impossibile.

Quel giorno di Pentecoste sono passata dalla disperazione di una situazione scoperta all’improvviso e che per poco non mi causa una sincope; ne sono poi uscita profondamente unita all’Eucarestia e alla Presenza del Paraclito, ho creduto fermamente nella mia appartenenza a Dio, come Maestà, come Signore, come quella Divinità che mi aveva creata e mi aveva voluta come figlia. Una nuova alleanza con Dio mi è nata dentro al cuore, con il cuore Immacolato di Maria ed ho capito che qualsiasi cosa si possa donare al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo deve essere una collaborazione, un partecipare, un offrirsi per portare ai sacramenti tutto quel prossimo che mi è stato ordinato come Comandamento di Dio. Come la Vergine del Divino Amore, come le tantissime catechesi che sono le Sue materne apparizioni capivo che le dovevo offrire, mi dovevo affidare, mi dovevo abbandonare al Suo Divino Amore perché Lei ci è Maestra, Lei ci è Avvocata, Lei ci è Mediatrice, è Signora del Cielo e della Terra che strettamente in Comunione col Figlio, il Suo adorato Figlio, ci ha sempre insegnato e continuamente, in collaborazione con lo Spirito Santo, ci insegna che il Padre ha creato, che il Figlio ha redento e che lo Spirito Santo è da quella prima Pentecoste Colui che ci purifica, che ci ispira, che ci guida, fedelissimo al Padre ed al Figlio.

Amare, come ha amato Gesù, ci deve far capire che tutto quello che resterà sulla Terra, che tutto quello che non è rivolto alla Vita Eterna ed alla Gloria di Dio, quando lo amiamo più della nostra stessa anima, diventa quella presenza di vizi, capricci, diventa una vera schiavitù che ci rende prigionieri del nemico di Dio e si accanisce sulle anime che pregano e le anime che si donano ed abbandonano a Dio sanno che la lotta peggiore non è contro la Misericordia di Dio, ma contro la ferocia di lucifero che non si rassegna facilmente a mollare la preda. In quel momento ne fanno esperienza gli uomini che hanno permesso a satana di incarnarsi in questi vizi, lussurie, amore mondano ed ad ogni piacere della carne; la carne non ci è stata per fare i nostri porci comodi, ma per sottometterla, educarla a donarsi come penitenza, come fioretti, come offerte sulle patene del mondo per il bene, non per diventare dei viziosi, non perché l’ira diventi una scusa per uccidere, per le guerre barbare che non credo ci sia un Dio che comandi ai suoi di fare del male. Senza disprezzare nessuno, senza giudicare nessuna religione, senza togliere la fiducia ad una persona solo perché diversa, ma nel rapporto con il mondo (peccatori) portare il Vangelo vissuto sulla nostra pelle, il Vangelo considerato come l’unica Parola da dire, attualizzare, meditare e tutto ciò che è Sacra Scrittura ci deve servire per meditare ed edificarci. Solo chi osserva il Vangelo è capace di non bestemmiare, è capace di non desiderare cose che finiscono come guerre fratricide e scandali agli occhi di chi guarda i bambini a mucchio, uno sopra l’altro, uccisi come animali.

Quando si uccidono donne si dovrebbe pensare a come Dio ha tenuto a Maria Vergine, come l’ha riconosciuta come Mamma, come degna di essere assunta nel Regno di Dio, come Anima che ha saputo dire il Suo sì incondizionato; noi dobbiamo vivere in Dio, credere in Dio, pensare a Dio, solo cosìdi fronte ad un prossimo prepotente d arrogante e dunque poverissimo possiamo avere quella Misercorodia, che Maria ci ispira e ci insegna quando sul calvario, mentre il Figlio muore come uomo Ella ha saputo illuminarci sulla grandezza del Suo calvario spirituale, così è diventata Madre di tutte le persone esistite ed esistenti, cos^ Maria è la Signora di tutti i Popoli.

Vivere di spiritualità e d insegnarla con la vita vuol dire sentirci in Paradiso e sognare ad occhi aperti ciò che Dio sta facendo per noi. Niente andrà perduto della Spiritualità missionaria di Maria accanto a tutti gli Altari del mondo dove si celebra il Memoriale di Suo Figlio. I nostri Angeli Custodi quando siamo a Messa non perdono una virgola della nostra preghiera e la portano al Trono di Dio. quando piangiamo i nostri defunti andiamo a Messa e mettiamo a prova la nostra Fede che crede che con il Paradiso è disceso accanto a quell’Altare e che come loro vivono in Dio noi abbiamo la Grazia, anche se gli occhi non La vedono, di partecipare al momento più importante della vita umana; quando capiremo il valore della Messa che ci fa pregare con il Cielo che si abbassa fino a noi per tenere compagnia a Gesù che muore e risorge incessantemente per la salvezza della nostra durezza di cuore. Il Cielo non ci dimentica, siamo noi che dimentichiamo il Cielo ed appena possiamo cerchiamo di evitarlo.