Pentecoste: 57 anni d’Amore.
Carissimi e carissime,
con il cuore pieno di riconoscenza per le vostre immediate risposte alle Cordate vi ricordo che il 24 di Maggio, giorno della Madonna Ausiliatrice, e Pentecoste che la nostra Fede onora e ama, siamo, lo spero, tutte in un abbraccio di Agape divina per ringraziare la bontà infinita di Dio che ha scelto la più piccola e la più povera creatura che entrando in una Chiesa è andata a cercare il conforto in un momento di profonda e dolorosissima disperazione.
Non ho cercato maghi, stregoni o cartomanti, ma ho ricordato la mia nonna che mi aveva insegnato a ricorrere a Dio ogni volta che mi fosse sembrato che il mondo cadeva dentro di me.
Abbiamo avuto tutti/e dei momenti amari, di questi tempi siamo tutti dentro questo vortice che ci confonde e non possiamo fare altro che seguire il Vangelo e la certezza assoluta della nostra Fede e di Dio che soprattutto nella sofferenza è con noi.
Un momento d’amore, un momento in cui Dio si è fatto balsamo e ha curato una ferita gravissima, ma nella Sua infinita misericordia sono entrata al Suo cospetto disperata e ne sono uscita Missionaria Sacerdotale.
Un amore per il Sacerdozio di Cristo che mi ha sempre accompagnato anche quando come bambina di 5 anni mi facevo portare a vedere il Seminario di Albenga; mi bastava vedere uno solo di quei futuri Sacerdoti e trotterellavo e canticchiavo per una settimana. Dio mi aspettava. Sono cresciuta tra il carcere dove ero nata (la mia era una famiglia di guardie giurate) e l’ospedale dove cominciavano ad esserci i primi ammalati terminali e tra i senza tetto che si rifugiavano nel Nord-Italia e trovavano rifugio in caserme o in luoghi dove la guerra aveva distrutto o danneggiato. Io benedirò Dio in eterno ( lo spero proprio) per la Misericordia, la Provvidenza, la bontà che ha posto dentro il mistero di una vita che cerca e vuole in Dio tutto quello che può dare la certezza di essere in cammino con davanti a sé il BUON PASTORE.
Il giorno di Pentecoste è veramente un giorno straordinario; Dio crea senza fare rumore e ci prepara il Paradiso Terrestre. Poi nella ricchezza della Sua creatività ci dona l’abbondanza del giardino dove le prime creature trovano tutto ciò che è necessario alla loro sopravvivenza e per poter accogliere il Dio vivente con tanta Santità, purezza, tenerezza, tutte parole che al giorno d’oggi non dicono più niente.
Gesù Cristo, questo Fratello maggiore, ci riscatta dai peccati che irrimediabilmente la nostra umanità ci porta a commettere. Le ferite della vita a volte sanguinano per tanti anni, ma tutti noi abbiamo provato cosa significa ciò che l’Eterno Sacerdote ha fatto per noi; non solo ha voluto una MADRE SANTISSIMA, che ha desiderato condividere con noi, ma ci ha anche dato le Sue braccia spalancate per trovare la gioia, l’affetto, l’amicizia, la solidarietà spirituale, morale che come un balsamo ci guarisce e ci dà la forza di continuare.
L’Opera Cenacolo Divino Paraclito della MADRE del DIVINO AMORE, un dono per il mondo intero..
Si apre come le ali della COLOMBA, che simboleggia, lo SPIRITO SANTO, Colui che guida, santifica, si ispira, illumina e ci governa procedendo dal Padre al Figlio e con loro ci custodisce e per l’eternità siamo rimaste in silenzio Eucaristico, per tanti anni mentre RenataMaria girava per tutta l’Italia; prima casa per casa, poi con l’aiuto di un Vescovo, il PRIMO CONVEGNO : quante lacrime. E anche quante soddisfazioni, ma quelle che purtroppo noi ricordiamo di più sono le lacrime. Per questo sorelline care dobbiamo cercare di stare veramente in Cordata per salire verso Dio unite in un cuore solo ed in un anima sola.
Qualcuna di noi ha fato diventare la sua vita in Parrocchia molto utile a tutta la comunità; qualcuna si è presa la responsabilità di riunire le persone perché imparino a pregare per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti… e per aiutare nelle raccolte di alimentari da donare a chi davvero è nel bisogno.
Dobbiamo sempre essere persone che non hanno paura di vivere da innamorate di Dio; non è facile. Nostra Signora di tutti i Popoli ci insegna che amare Dio è amare l’Umanità, basta essere con il cuore spalancato a chiunque lì dove siamo. La nostra vita è sotto lo sguardo divino e questo deve essere il nostro conforto.
Scegliere la rettitudine, l’onestà, la purezza della coscienza per opera dello Spirito Santo significa crederci profondamente e vivere veramente lasciandoci plasmare dal Suo Amore. Il rispetto del prossimo non si impara, è intrinseco nella Fede di una persona veramente innamorata di Dio. solo così l’Amore diventa rispetto, dignità e chi ci incontra, incontra Colui che ci ha mandato.
Non sono necessarie tante virtù e tanti doni, basta saper andare avanti convinte che Dio ci ama, che Dio è con noi e che non lavoriamo nella Sua vigna perché ci darà lo stipendio, ma perché Dio è un Tesoro così prezioso che si è pronti a vendere tutto per poterLo avere.
Non dobbiamo imparare un alfabeto straordinario, perché se lo Spirito Santo abita i nostri cuori allora la nostra Anima volerà fino al trono di Dio.
Con queste parole voglio abbracciarvi tutti/e. dovunque siate lo Spirito mi ha insegnato che siete mie sorelle /fratelli. L’Amore è un dono che anche noi uniti all’Agape divina possiamo donare anche quando siamo in povertà assoluta; una carezza, un bacio, una stretta di mano, un sorriso, un abbraccio che il silenzio Eucaristico rende prezioso e riesce a dare coraggio, a dare forza, a dare molte cose, molte. Come avete fatto voi con me quando mi avete risposto per la Cordata o a qualche mia frase su Facebook.
Quando lo Spirito mi faceva pensare che avrei raggiunto i confini della Terra io cercavo di non dubitarne, ma ogni volta che entravo in una casa, ogni volta che cercavo il Santissimo per un momento di conforto, ogni volta che frequentavo gli ospedali sentivo che il mio cuore era nelle mani di Dio. anche se la realtà della vita, della gente, della abitudini e della diversità di luogo e di mente può ferirci io ricordavo solo queste poche parole “Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. Ogni volta che darete un bicchiere d’acqua ad uno di questi lo avrete dato a Me”.
Per amare, accogliere, confortare, dare la sensazione agli ammalati di essere preziosi basta pensare che Dio sta agendo attraverso di noi e che la nostra collaborazione e partecipazione ad ogni istante della nostra vita è un momento di Paradiso, perché il Padre ci guarda, il Figlio ci perdono, lo Spirito Santo ci ama e se portiamo il Suo messaggio d’Amore non saremo mai soli/e.
Io sono di carattere settembrino, dunque amo la giustizia e come non mi perdono se sono io a commettere degli errori poco tollero chi trova scuse, soprattutto quando quello che diciamo e quello che facciamo offende per un’ingiustizia che nasce dal maligno.
Quest’Opera è una testimonianza di Vangelo vivo, perché io che sono piccolissima mi accorgo ogni giorno che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo mi sono vicini ed è come se quella meravigliosa COLOMBA che ha confermato Cristo Figlio di Dio mi sussurrasse “vai avanti Figliuola di Dio; Dio ti ama, Dio ti è vicino, Dio è con te”.
Ho avuto la grande gioia della vostra amicizia, ma ho anche sentito cuori di Sacerdoti e di Vescovi benedire l’intenzione di andare a cercare tra la gente, tra le carovane, tra le cattedrali nel mondo dove Gesù ci aspetta, ci parla e basta volerlo; tante volte la nostra umanità ci fa entrare in una Chiesa disperati per poi farci uscire con quello Spirito cristiano che i Sacramenti del BATTESIMO, EUCARESTIA, CONFESSIONE e che la CRESIMA ha confermato dentro di noi.
Quando ho ritrovato una nipote che dalla California mi ha riconosciuta e abbiamo potuto riprendere il cammino di affetto, quando qualche Vescovo o Sacerdote spagnolo, cileno, francese mi dimostra l’apprezzamento per quello che ho scritto penso “ecco la ricompensa dello Spirito Santo”.
Certo vorremmo essere comprese dappertutto e amate dappertutto, ma quando qualcuno di voi mi dice che si è sentita ferire, offendere, io vi capisco, ma vi supplico di pensare che lo Spirito Santo non se n’è andato da voi. L’ignoranza del mondo è dovuta a una mancanza di vera Fede, di vera Fedeltà e di vera Fiducia in Dio.
Quando Gesù disse “qualunque cosa avrete fatto a uno di questi, l’avrete fatta a me” non ha inteso solamente gli Apostoli, ma le Pie Donne che si erano fatte carico del Suo sostentamento, ma anche le persone che avevano ottenuto dei miracoli da Lui e gli erano rimasti fedeli. Anche la Fede è un miracolo di Dio. Chi come noi fa tutto il possibile per donarsi a Dio attraverso il prossimo non può ricevere il contrario della pace, dell’amore, della solidarietà e dell’affetto più sincero perché stiamo osservando i Comandamenti di Dio che Gesù nel Vangelo ci ha spiegato ampiamente. Quando viviamo il Vangelo, anche quando siamo fragili, quando commettiamo errori, anche in quei momenti se ci ricordiamo che Dio è Misericordia e questo attributo è il più grande della Sua Divinità, ci basterà desiderare il Suo Amore per ricevere il Suo cuore misericordioso.
Gesù Misericordioso non è solamente un’immagine, ne avevamo bisogno noi per immaginarci il Suo cuore pieno di raggi e la Sua Misericordia pronta per una piccola coroncina, se detta vicino ai malati, a salvare anche l’Anima di un peccatore.
La mia povera nonna mi diceva sempre “Cos’hai fatto tu?” e io rispondevo, ad esempio “nonna ho rotto un piatto”, e lei diceva “Ma non sei stata attenta”, ed io ancora mi inventavo una scusa. Lei allora immediatamente rispondeva “ Hai chiesto perdono al Signore, perché non sei stata attenta?”. Noi viviamo in un mondo in cui ci si vendica; per fare un favore si chiede spesso la mancia del corrotto; si racconta l’accaduto agli altri, modificato però dalla nostra malignità. Spesso noi distruggiamo una vita e a chi tocca capiterà di accorgersi che gli altri stanno cercando di capire chi hanno davanti; queste cose saranno capitate anche a voi. Ecco, questa è l’ignoranza del demonio che non dialoga, non testimonia il suo affetto, il suo amore con atti di vera solidarietà, con una comprensione totale che ci corregga e ci illumini là dove abbiamo sbagliato e non sempre per cattiveria, ma a volte in buona fede.
Sorelline e fratellini care/i, ricordate che la corruzione è la causa di un modo di vivere, di un modo di essere e perciò porta al disprezzo per gli altri, a giocare a nascondere le cose, perché la sincerità e solo di Gesù Cristo; non aspettiamoci che il mondo risponda con la sincerità di chi vede in voi la Madonnina o Gesù Cristo, per quel poco che si possono imitare. Ma tenderà, il maligno, dei tranelli per mettervi in difficoltà e voi sentirete la diffidenza che la gente ha su di voi. Non cercatelo, non sperate in un’amicizia quando le cose stanno così; rivolgetevi, come quella poverina, che entrò a cercare Gesù nella Sua casa ben sapendo che Gesù nel Tabernacolo l’aspettava.
Il mondo deve usare gli strumenti del fabbro, infuocati per far uscire da noi il alto peggiore della nostra situazione. Lo Spirito santo va invocato in questo momento in cui il mondo tratta bambini, ammalati, rifugiati come se fossero delle cose disgustose. Quando si dice a una persona “adesso sei anziano, riposa”, ricordate che è come quelle cattedrali che sono state costruite dalla vera Fede, dai primi cristiani che molti secoli fa si sono identificati nella grandezza di Dio e Dio li ha ispirati per veri monumenti nei quali troviamo Dio.
Noi siamo quel Tempio disceso dal Cielo nel seno di una donna, ma mandato da Dio con un progetto ben definito che si incontra come i pezzi di un puzzle che dal pensiero di Dio (Logus) esistevamo da sempre e siamo qui in mezzo a questa corruzione, a queste calamità, a queste guerre, come l’odio che si sta realizzando in Siria, come la disperazione di chi si imbarca su un gommone per arrivare in Italia… e non possiamo non sentirci coinvolti dalla Volontà di Dio e di realizzare la Sua Volontà su di noi. Così come io mi sento coinvolta nei vostri dispiaceri, piccoli o grossi che siano, e prego, faccio pregare e mi rivolgo a Dio chiedendo di trovare sempre più persone che rispondano alla Cordata d’Amore.
Buona Pentecoste a tutti. Il giorno 24 Maggio, giorno della Madonna Ausiliatrice, come in tutti questi 60 anni saremo nella Sua casa a pregare, a ringraziare, ad adorare.
Scenda su di voi lo Spirito che la Signora di tutti i Popoli, la Madre di ciascuno di noi, uno/a per uno/a e possa donarci come una nuova Pentecoste.
Abbiamo urgenza di pregare la Signora di tutti i Popoli, la Madonna che scioglie i nodi, la Signora di Lourdes che è pur sempre quella Donna che è diventata Corredentrice con il Figlio ed insieme ci hanno garantito il perdono di Dio, cioè la Vita Eterna.
Sorelline e fratellini miei, cari Vescovi e cari Sacerdoti, in modo particolare mi rivolgo a coloro che rispondono ai nostri inviti, alla preghiera, al conforto reciproco e all’amicizia, senza paura di dimostrare che siamo fratelli e sorelle in Cristo.
GRAZIE,GRAZIE, GRAZIE.
In Nome del Padre, in Nome del Figlio e in Nome dello Spirito Santo.
Uno degli inviti che Gesù ci ha fatto in questi anni è stato di parlare della conversione e dell’unità dei cuori, di insegnare che siamo parte della comunità d’Amore e della comunione dei Santi.
Abbraccio tutti con affetto e sappiate che in questi anni siete stati una vera benedizione, un conforto infinito.
Voi sentitevi dire dalla nostra Comunità:
VI VOGLIO BENE!!!!