La Carità
Carissimi fratelli e sorelle, consacrati a Colui che è venuta a dare Sua Divina Via, Verità e Vita Eterna per noi peccatori e a noi che lo seguiamo chiede che la nostra Carità sia per la salvezza delle anime e ad aiutare le anime a salire l’Altare dove la nostra umile vita può, su tutte le Patene, donarsi con Gesù in pienezza Fede, Fedeltà e Fiducia: per amore, con amore, in perfetto Amore Eucaristico.
Alcuni anni orsono chiesi al mio confessore: “Fino a che punto noi che testimoniamo di essere al servizio di Dio e obbediamo in tutto ai Suoi insegnamenti, abbiamo il dovere di aiutare a chi ci chiede di donare cose materiali? In che modo particolare, tenendo conto che l’offerta è di noi stesse come Gesù, in modo povero e sofferto, senza possedere né in potere né in avere e cercando unicamente di evangelizzare con l’Appartenenza alla Sua Volontà, osservando più che ci è possibile l’alleanza che diventa Carità spirituale?”. La risposta fu: “Gesù ha portato sulla terra la grazia della Carità eterna e il Suo Amore, insegnandoci a pregare, amare e donarsi totalmente a Dio per la salvezza delle anime in peccato. La Sua parola e il Suo sacrificio sono stati la Sua unica ricchezza con l’obbedienza alla Volontà del Padre. La Carità che in eterno collabora con la Santissima Trinità perché questo dono quotidiano in Cristo, Pane disceso dal Cielo, anche noi possiamo essere in Lui corpo mistico: Carità orante. Questo è in definitiva il succo Oms, per questo non chiedete soldi, se ne ricevete celebrate la Carità con sante Messe e offerte ai Sacerdoti. La raccolta di alimentari che voi fate è sempre andata a famiglie veramente in difficoltà come gli immigrati o a parrocchie che hanno la mensa. Quali doveri, dunque, verso chi bussa alla porta delle case Oms?” il dialogo è finito così. Offrire la preghiera, un a partecipazione accogliente e comunicare, a chi lo può fare, di donare aiuto materiale che l’Oms non può dare. Dare fino a che la Provvidenza ci permette. Questa Carità paziente, misericordiosa (Cor. 13,4) è benigna, non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo rispetto, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, masi compiace della verità. Aspirate pure ai Doni dello Spirito Sante e anche a quella Carità che la solidarietà ci insegna a dare quando questo è possibile.
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Lo Spirito Santo, dunque, quando è veramente Pastore, e lo è, perché i Suoi Doni sono nella Sapienza della santificazione, che ci consola consacrando in noi la certezza dell’Amore infinito del Padre e del Figlio, anche quando siamo fragili, deboli e peccatori.
La Carità dunque è salute spirituale che guarisce ogni offesa, calunnia, maldicenza, ingiustizia, in modo particolare quando appartenere a Dio significa fare tutto quello che si può, supportando con la Preghiera Eucaristica e supplicando che la Provvidenza sia data all’anima e al corpo nelle cose necessarie dalla Carità da chi ha e può dare. La solidarietà cristiana è un darsi una mano e arrivare ad abbracciare il globo terrestre gli uni uniti agli altri.
Benediciamo, benediciamo, benediciamo sempre così che Dio veda la nostra fede e faccia giustizia, perché la Misericordiosa scenda copiosa su tutti.
Alle mie amiche missionarie, toccate dallo Spirito Santo, va tutta la mia riconoscenza, umile gratitudine per essere sempre degna nella Carità senza inutili fragilità che sono proprie di chi non riesce a fare a meno di se stessi e diventa così insicuro perché solo in Dio si diventa ROCCIA di SALVEZZA.
La Pace che semina il nostro Santo Padre Francesco sia lo scopo principale delle nostre preghiere. Vi amo e vi invito ad amare. Grazie, grazie, grazie.