Piccola meditazione per una Santa e Benedetta Pasqua (Meditiamo la comunione tra noi Chiesa e Cristo Risorto e Vivo.)
Catechismo di S. Pio X.
La Chiesa con il Papa San Pio X ci ricorda quali sono le cose essenziali per fare una buona, santa Comunione. Sono necessarie tre cose:
1. Essere in Grazia di Dio;
2. Sapere e pensare chi si va a ricevere;
3. Osservare il digiuno eucaristico (si possono prendere medicinali e bere acqua).
----à essere in Grazia di Dio significa avere la COSCIENZA monda da ogni peccato mortale.
----à chi si comunica sapendo di essere in peccato mortale riceve Gesù Cristo, ma non la Sua Grazia; anzi commette un orribile sacrilegio.
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Eucarestia-àVescovo-àCHIESA=NOI.
L’Eucarestia non è carne umana ma il corpo Mistico asceso al cielo in Cristo per donarci la FedeàSperanza nella Sua resurrezione. Egli vive in noi, con noi, per noi a Gloria di Dio e del Suo Verbum Domini. Come l’Eucarestia ci incontra, dona la Sua essenza di Eternità; ce ne accorgiamo? In quella virtù della carità che è la spinta interiore è Segno e Sigillo della chiamata che eleva il Battesimo non solo alla figliolanza con Dio, ma al Sacerdozio missionario che fonda, edifica e costruisce il popolo di Dio in Tempio del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. lo Spirito Santo che è disceso per confermare il Cristo non solo per quanto riguarda il Battesimo, ma anche per confermare che il Verbo è venuto ed era nella Sua casa ma i Suoi non lo hanno accolto. Questo Spirito non è un fantasma invisibile, ma è l’Essenza Agapica del visibile in una chiamata, di un’anima che si consacra a Dio. Anche vivendo da semplici cristiani della Domenica questa chiamata ci invita a vivere da consacrati a Dio. Ciascuno al suo posto, ciascuno con la risposta adeguata alla sua chiamata.
A chi asserisce che la Pasqua = CENA DOMINI è stata celebrata solo con gli apostoli dovrebbe farci meditare come Cristo salga l’altare( croce) possa dire a Sua Madre “esci dal Cenacolo” e alle donne che lo hanno assistito, in tutto, “andatevene” e poi nel momento più importante della Sua Morte e di tutto il calvario, lasciare che solo le donne ed un apostolo gli siano accanto e con Maria Vergine, Maddalena, Veronica, Maria di Cleufa… Ditemi possono salire l’altare per la riparazione dei peccati e portare( là dove lo hanno permesso) il Vangelo là dove le ha portate la vita in Cristo, morto anche per la donna/e.
Dal momento che Gesù Cristo dice “ Padre nelle Tue mani il MIO SPIRITO”.
Fermiamoci a pensare: il consolatore diventa la sua anima e la sua divinità e noi con Maria Vergine missionarie sacerdotali. Noi dobbiamo pensare che Gesù non vuole il nostro corpo, anche se un giorno risorgeremo, ma la nostra anima; dunque questo discorso vale per la sposa in luna di miele, per la mamma di 10 figli, per la giovane che vuole donarsi a Dio, per la vedova che vuole mettere nella sua vita la profondità della sua conversione per vivere un’unità del cuore con tutti coloro che sono la Chiesa.
In un mondo dove la donna non poteva accedere alla sinagoga, in un tempo in cui la donna era la schiava dell’uomo, la condivisione di Maria con il Figlio della Liturgia del Calvario, della Crocifissione, della Risurrezione, non ci spiega qualcosa? Non ci dice niente? La Sua presenza che presiede il Cenacolo di preghiera e della Discesa di Cristo come consolatore e di tutti i Suoi Doni di Salvezza- Conversione-Santificazione che la Terza Persona della Santissima Trinità ci ha portato con la Pentecoste. Avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione con Dio ed il prossimo, desiderare l’unità dei cuori dal Padre e dal Figlio è una continua, incessante discesa di questo Amore che ci chiama, ci guida, ci santifica e di questa Via, Verità, Vita, il VESCOVO ne è la presenza come pastore che dà la vita per le sue pecore. Delle quali ne dovrà rendere conto a Dio, Uno e Unico.
Il VESCOVO deve trovare posto nel nostro cuore. AmarLo, pregare per Lui significa amare Gesù Cristo, non per far parte della Sua corte, dei Suoi amici non perché se gli saremo simpatici ci potrebbe “convenire”, il VESCOVO ce lo HA donato il Sacrificio di Cristo. Fare la Santa Pasqua con il VESCOVO o il Triduo significa andare sul Calvario, partecipare alla Risurrezione, ricevere da Cristo la chiamata a partecipare della missionarietà stessa di Cristo. Esserci, fino a quando lo si può fare, è rispondere ai doni della Pentecoste, è TESTIMONIARE Fedeltà al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo con pienezza di fiducia, ad immagine di Cristo, nel Padre Nostro che è nei Cieli. Il Papa è il nostro faro, la nostra stella cometa, la nostra aurora di pace, con Lui anche la Vergine ci ha invitato a restare vicini e a obbedire al Vangelo che Lui testimonia all’intera umanità. Chiunque nell’esperienza della vita può farti incontrare il tradimento, il rinnegamento della non fiducia che crea la pace, ma nel Papa Cristo non può deluderti, perché l’intero Regno Angelico dei Santi….è con Lui, per Lui e in Lui e sul Papa governa la Santissima Trinità.
In questa Quaresima siamo tutti chiamati a dire: “Padre non la mia, ma la Tua volontà sia fatta, sia per la pace nel mondo, delle famiglie e per tutti coloro che vivono con il rancore, l’odio e la vendetta e che non conoscendo il catechismo della Chiesa cattolica potrebbero anche avere il coraggio di fare Eucarestia”. Ricordiamocelo, parlare della nostra sofferenza, delle offese ricevute può servire a darci uno sfogo, soprattutto psicologico, ma questi sentimenti negativi se ci ispirano il male non vengono da Dio. satana è come un avvoltoio che circonda la morte della Grazia di Dio, quando amiamo il peccato più di Gesù Cristo. Perciò preghiamogli uni per gli altri, come sorella in Cristo vi auguro di raggiungere una santa via di conversione per essere degni di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, di ricevere la gioia che nasce nel cuore di chi sa fare unità dei cuori nel Corpo Mistico di quel pane che fa di tutti noi una cosa sola. “ Padre che siano una cosa sola come IO e TE siamo una cosa sola..”.
Con amore, per amore, in perfetto Amore Eucaristico ed Ecclesiale. RenataMaria, missionaria sacerdotale.
Santa e Benedetta Pasqua.
Ai miei auguri si unisce tutta la comunità OMS.