Con Amore, per Amore, in perfetto Amore Eucaristico

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Meditazione sul padre nostro

19.12.2013 17:16

MEDITAZIONE DI RENATA MARIA SUL PADRE NOSTRO

 

CATECHESI O.M.S. SUGLI INSEGNAMENTI DI S. TERESA D’AVILA

 

 

La preghiera del Cuore di Dio, ci raggiunge, mettendo Luce Viva in noi, dimostrandoci l’Amore di Dio che ci è Creatore Padre Misericordia e la più importante Parola di Gesù Cristo, Sacerdote, Pastore, Fratello, Amico, è “ Padre Nostro “.

 

“Padre Nostro che sei nei Cieli “

 

Padre è un sigillo di responsabilità di appartenenza, un vero Mistero Divino: DIO CI E’ PADRE.

Egli è Colui che ha generato per noi la vita eterna e ce l’ha donata con il Suo Ruat=respiro=creazione>incarnazione.

 

E’ Colui che dal fango passa ad una costola e con il Suo Ruat =respiro = Spirito, ci dona la Vita Eterna e fa di noi la SEDE della continuazione delle Sue creature. “ Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.

Padre: Egli è Colui che è Padre delle nostre/i figlie/i e con il Suo Ruat = respiro, fa cantare il primo inno alla vita di ogni bambina/o.

 

Quando quella bambina/o, non respira, non ha la vita e si dice: è nata/o morto.

 

Il Padre è la SEDE della BENEDIZIONE = Riconoscimento del bene che facciamo e che è accolto come da figli benedetti = dei quali DIO CREATORE parla bene, ne ammira il buono, ne santifica la vita operosa, generosa, ricca di Grazia.

 

Il Creatore ci ha maledetti per il peccato di Adamo ed Eva che alla tentazione hanno soccombuto, ceduto al maligno e perciò offeso Dio.

 

Ma il Padre Misericordioso, infinitamente, immensamente perfetto, illimitatamente grande, ci ha donato la Sua Vita Trinitaria nel Suo Tempio Vivo che è Cristo Immagine di incommensurabile Divinità e perciò Dio, Egli stesso nello Spirito Santo, Sigillo e PROLUNGAMENTO della Messianicità in noi apostole/i, discepole/i, figlie/i che ne riceviamo i Doni.

 

Figlie mie amatissime, amare il Padre è possedere il Cuore di Cristo, il Kyrios, il Mistero racchiuso nell’Eucarestia, Tabernacolo Vivente dell’Adorazione del Figlio che rende Grazia, Loda, si innalza verso l’Abbà Padre più spirituale Mistico Ascetico del Rabbuni, che il Maestro ha insegnato, nel segreto ai Suoi.

 

“Padre che dove sono Io siano anche coloro che ho redento,  salvato e sono Tuoi figli in Me”.

 

Avere il Padre: Colui che la genera, la crea giorno per giorno, che volta il Suo VOLTO DIVINO verso di lei, per un’Anima è l’aspirazione, l’attesa, il Dono che la rende paziente, umile, forte, agguerrita nella lotta contro il maligno e la tempra, perché possa restare vigile nella fedeltà all’impegno.

 

La Grazia del Padre non è sacramentale, ma è una Presenza interiore che infonde tenerezza, intimità spirituale che conduce nel disparte del luogo più interiore e riservato, dove Dio si manifesta per dare conoscenza, insegnamento, istruire sulla Sciena, la Sapienza, il Consiglio, l’Intelletto, far entrare nel Regno con la pietà che apre all’incommensurabile Dono, Fortezza, perché sia ben radicato il santo, santo, santo Timor di Dio.

 

Il Padre è Colui che istruisce e con lo Spirito Santo illumina perché i Doni siano riposti con disciplina nella Fede e ci  rende perciò caritatevoli.

Egli ci indica come diventare immagini del Figlio e permette al Figlio di diventare in noi Consolazione, Paraclito, cioè Dono del Cristo Risorto e Vivo.

Le Persone Divine sono Una Trinità di Ruali che si manifestano in un Unico DIO e il Culmine, la Vetta, il Monte, l’Oceano, l’Essenza che aleggiava sulle acque vive dell’Eterno, è il Padre e il Cristo, E’ prima del  Gesù di Nazaret.

 

“ Chi ha visto Me, ha visto il Padre “

“ Io e il Padre siamo una cosa sola “

“ Non chi mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli…, ma chi fa la volontà del Padre Mio che E’ nei cieli”

“Padre che conoscano che Tu mi hai mandato”

“ La Vita Eterna è questa, che conoscano Te o Padre e Colui che hai mandato…Cristo Gesù”

 

“ Padre nostro “ Il Padre ci appartiene, è l’Essenza della Ruat che ci dà la Vita > Gesù Cristo.

 

“ CHE SEI NEI CIELI “

 

Il Padre non è un uomo, ma l’Essenza, lo Spirito della Misericordia Divina. E’ il Cuore della Trinità  Divina per la Sposa Divina che è la Chiesa, figlia amatissima del Padre e Membra Vive dello Spirito Santo, Centro Universale, Cosmico del Fuoco Sacro e Divino che governa l’Agape Perfetta e rende Sacra la Chiesa.

Nel Padre e nello Spirito Santo la Volontà DIVINA che dall’Eternità “ E’” la Fonte, la Sorgente di ogni Carisma, Vocazione, etica morale, spirituale, umana.

 

Quando rifiutiamo il Carisma, la Vocazione, i Doni personali o degli altri, noi continuiamo a rinnegare, non credere, vendere il Padre e lo Spirito Santo, perciò il Cristo, l’Unto di Dio venuto per farci conoscere il Padre e la Vita Eterna  che è intrinseca nello Spirito Santo: il SIGILLO DIVINO TRINITARIO che fa del Pensiero = VOLONTA’ di DIO = Progetto di Salvezza, la PAROLA che realizza ciò che dice = Verbo di Dio = Cristo Re.

 

La Maestà dell’Altissimo è INSCINDIBILE, il Padre, il Figlio, l’Agape Divina = Amore perfetto di Dio non si possono scindere – dividere.

Sono un Unico Dio perché non si possono separare.

L’iniquità stolta dell’umanità è sostanza attiva di scindibilità = separazione, divisione, perciò morte.

Il Corpo si separa dall’Anima Persona inscindibile da Dio perchè Sua Divina Presenza e la divisione uccide.

Chi può uccidere il corpo = satana con il peccato, spesso agisce su una persona inscio – che ignora – che non comprende che può essere raggirata dall’astuzia del negativo che non è mai colomba, ma sempre serpente.

 

Per questo Cristo dice: “ la vita eterna è questa: “ che conoscano Te e Colui che hai mandato Gesù Cristo “.

Gesù Cristo, due nomi inscindibili, inseparabili che hanno in Sé il Verbo Incarnato e il Verbo che realizza ciò che dice: a patto che – purchè sia segno – di un dire – pensare – fare – che ha radici profonde nella Verità intrinseca nella Fede, senza la quale l’umanità è fango.

 

Il Padre che è nei cieli è nel Verbo e il Verbo è venuto a RIVELARE UNICAMENTE a chi è disponibile, a far fruttificare il DONO della Fede conoscendo che i Doni di Dio sono TALENTI che non possono essere seppelliti nella morte, del coraggio di immedesimarsi, compenetrarsi, consapevoli di doversi mettere in possesso di una DIGNITA’ che non ci appartiene, essendo la DIGNITA’ una componente essenziale della Maestà, ma ben sapendo di essere responsabili della risposta che Dio aspetta da noi per realizzare in NOI la Sua CHIAMATA a FIGLIE/I di Dio.

Per questo è il Padre che prepara il posto nel Regno dei Cieli a ciascuno secondo i meriti e la GRAZIA di CIASCUNO, perché la Fede fortificata dal VERBO che ci RIVELA il Padre non può non meritare l’abbraccio DIVINO TRINITARIO dei meriti e della GRAZIA coltivata, alimentata, sostenuta, protetta e difesa con Santo Timor di Dio.

 

Quando vi dico di non delegare, abdicare, dare ad altri le vostre responsabilità è perché Dio non andrà a cercarvi altrove, ma dentro al Suo Essere, l’Unico Giudice dei vostri meriti e della vostra grazia personale cercherà voi.

 

Voi per Dio siete una persona unica ed irripetibile e ciò che fanno gli altri, non lo riconosce come meriti e grazia che vi appartengano.

L’ESSERE INTERCAMBIABILE davanti a Dio non esiste, come non esiste un altro dio al Suo Posto. “ Non avrai altro Dio all’infuori di Me “ = Gli idoli come mammona, sesso, orgoglio, egoismo, divismo =..

Il Padre e lo Spirito, sono il Verbo Incarnato per assumere in “Se Stesso “ il peccato, ATTIRANDO TUTTI a sè e PURIFICANDOCI CI HA REDENTI.

Il Padre “E’ “Colui che creandoci ci ha tanto amato da donarci l’Unto di Dio, venuto a perfezionare i COMANDAMENTI con il COMANDAMENTO NUOVO dell’Amore Perfetto che è l’Agape Divina.

Permettere alla Legge usata per la durezza di cuore del Popolo di Dio di salvaguardare gli usi, i costumi, le abitudini….è come paralizzare lo Spirito Santo e l’evoluzione della creazione, rivelazione stessa.

 

Nel santo Timor di Dio rispettare, amare, servire TUTTO il MISTERO è essenziale, per un autentico fondamento evangelico che esprima la reale, concreta e sostanziale verità cristiana, ma non è paura, insicurezza, fragilità, dubbio metodico che sospende, ignora, emargina, perché per la propria incapacità si sotterrano i talenti, soprattutto quelli altrui e si soffoca lo Spirito che rinnova, riforma e perciò conduce a INNOVAZIONI che RIGENERANO e compiono una CREAZIONE INTERIORE perché avvenga la NUOVA PENTECOSTE.

 

Se noi potessimo vedere come ammirare la creazione, le Meraviglie interiori con le quali il Padre nostro che è nei Cieli edifica, bonifica, risana il nostro TABERNACOLO INTERIORE, noi potremmo vedere gli incessanti miracoli che la Grazia soavemente crea, edificando in NOI il Regno nel quale il Padre ama vivere, compiacersi e abbassarsi fino alle nostre umili radici di fango, che con l’nfinitezza del Suo Amore rende gioiosa come cascate cristalline e preziose gemme per la Pianta dentro la quale Egli ama cercare ristoro.

 

 

 

Ecco perché fuori di noi non troviamo consolazione e pur cercando, busando, chiedendo, difficilmente possiamo capire che il Cielo abita in noi e che viene a noi come un Re vestito di stoffe divine e perle preziose e reti indistruttibili per donarci un ricco giardino dove custodire il Tesoro di incommensurabile valore che Egli con la Sua Divina e Sponsale Grazia ha seminato, innaffiato, per raccogliervi a Suo piacimento le consolazioni che come mendicante ci chiede, facendo di noi il Regno dei Cieli, su questa infelice terra. (Sponsale non significa matrimonio che si realizza con l’atto sessuale).

Il primo luogo dove abita il Cielo sono le valli, i prati, gli oceani e gli orizzonti che ci aprono al Signore Nostro, il Sacerdote Unico ed Eterno venuto per farci conoscere il Creatore – Signore – e Padre, delle nostre Anime, (non marito di una moglie).

Chi conosce il Padre conosce la tenerezza del latte e miele che scorre nelle altezze della Sua Misericordia. 

Non siate ipocrite con le umiltà che non hanno senso, voi abitate da Dio, alzate gli occhi alle vette del Sinai e siete battezzate nel Fuoco del roveto che vi chiama ad amare con il Cuore di Colui che E’ l’Eterno.

L’umiltà che umilia è come un regno indegno del Re dei re, del Signore di ogni principe, l’Imperatore sigillato nelle meraviglie della vostra appartenenza a si grande e onnipotente Amore che vi riconosce ogni giorno “ Sua Gioia “ .

L’umiltà lasciatela a chi non comprendendo vive fabbricando i suoi idoli d’oro, d’argento, brillanti e topazi e poi fallisce nella sua conoscenza della vita Eterna in voi, come Aurora Divina che viene a trovarvi e vi onora facendo di voi povere cenerentole, le principesse del Suo Giardino.

Siate umili, ma solo davanti a Colui che vi ha create e con voi ha voluto incontrarsi come il Rivelato dal Figlio Suo.

I nostri adorati Tre ci hanno voluto, pensato, chiamato, iniziato all’incontro Sponsale e come a Mosè ci hanno fatto vedere il Loro Viso di Luce nei Doni Talenti e Carismi che interiormente ci rendono inabitate dalla Gloria del Dio vivente.

Non siate falsamente umili perché siete abitate da Colui che E’ Signore del Regno dei Cieli e che vi battezza ogni giorno, ogni ora come figlie/i fedeli della Sua Volontà.

 

Ti riconosco o Padre mio, Fonte di Divina Misericordia, ringrazio, lodo, adoro il Tuo Amore che mi onora di tanta tenerezza e mi abita di Regno dei Cieli, Ti amo mio papalino caro, Abbà…

 

 

“ Sia santificato il Tuo Nome “

 

Il nome di Dio è per noi l’anello nuziale, il sigillo della nostra Preghiera, la Grazia garantita per ogni necessità che abbia bisogno di ottenere provvidenza, misericordia, salute, pace…

Nel Nome di Gesù possiamo chiedere di essere santi, figli, apostoli, missionarie /i.. e Dio ci obbedisce e nel Nome di Gesù, il Cristo Crocifisso, Morto e Risorto, TUTTO E’ POSSIBILE.

Se non accade dipende dalla fede, dalla fiducia, dalla confidenza, dall’abbandono di Dio che vacilla, dubita, non crede.

E’ urgente avere il coraggio di essere santi perché il dire sono figlio di Dio rende onore e gloria al Padre.

 

Certo chi come me non è laureata, non si sa in che scaffale dell’archivio ecclesiastico ed ecclesiale metterla. “ Non è facile accogliere l’anacoreta che sembra una follia anacronistica di una disadattata – asociale, che si ritira là dove il disparte con Dio diventa CONVENTO del CUORE. Per i potenti è follia.

Parole nuove che fanno paura e basta che si chieda un’informazione a chi di dovere per stare tranquilli, che la risposta ha il potere di desertificare ogni ambiente – rapporto e le conseguenze sono disastrose.Le persone che hanno tanto potere dovrebbero chiedersi cosa significa “ SANTIFICARE  IL NOME di DIO per Opera dello Spirito Santo “ nella identità umana e cristiana dei figli di Dio.

Santificare il Nome di Dio, dona un valore universale – cosmico – eterno al nome di ogni creatura che si riconosce nel nome come persona, identità, intelligenza, coscienza, responsabilità.

Il nome è sacro, determina una appartenenza delle radici profonde e con la chiamata del proprio nome non solo si è riconosciuti Chiesa- Popolo – Nazione, ma si diventa figlie /i di Dio, fratelli e sorelle di Gesù Cristo, tabernacolo dello Spirito Santo e perciò Regno di Dio.

 

La santificazione del Nome di Dio non è come sembrerebbe qualcosa che manca al Padre, al Figlio o allo Spirito Santo e noi pregando li aiutiamo a santificarli di più o meglio.

Prendo da uno scritto di Mons. Riboldi: “….Maturità di preghiera per i credenti, efficacia di azioni, spiritualità di tutti, passaggio obbligato per la santità di tutti, metro infallibile del come viviamo con Dio e con gli altri, radice della vita di ogni comunità, segreto di tanta carità, testimonianza di fecondità nella Grazia e perciò certezza di salvezza” .

La santificazione del nome che portiamo non si riferisce al nome con il quale ci chiamiano, ma al nome di CRISTIANI.

E’ urgente la santificazione dei CRISTIANI, non laici, non politici, non operatori, non titolati, laureati, ma santificazione dei cristiani, figlie/i di Dio come segno – amore – sole – grazia- vita evangelica –onestà – lealtà – carità – conoscenza e sapienza di fede…

La santificazione viene dallo Spirito Santo, è lo Spirito Santo, come il Suo Abbà Padre è il sigillo di una realtà di vita interiore che vedo con gli occhi dell’Anima che incontra il Suo Dio santo, santo, santo…

Noi siamo stati creati santi per dare Gloria a Dio, per essere il luogo del suo compiacimento, le amiche/ci per una compagnia santa e dignitosa, padrona dell’universo, ma… con delle regole: “Avrai un solo Dio, non ne avrai all’infuori di Me ….l’Amore è Eterno, ma deve essere santo , puro, generoso… sarò il tuo Dio santo e il Mio Amore ti santificherà e la tua santificazione sarà il NOSTRO PARADISO.

Il Creatore era dall’eternità Re  e la Sua Maestà era il Suo Regno; con la creatura nasce dalle viscere DIVINE il Paradiso per REGNARE in AGAPE perfetta e fare COMUNIONE con la Sua creatura.

E’ stato come uscire da SE STESSO per fondare la COMPIACENZA, il TRONO con i cuori delle Sue figlie/i creati per amarli ed essere amato.

DIO CREANDO HA DATO LA VITA all’AGAPE Perfetta di Dio dentro la quale ha messo SE STESSO.

La santificazione non è altro che Dio in Noi con Noi, per Noi e perciò abitazione divina dell’Altissimo: “ Regno dei Cieli …”.

La preghiera ci santifica quando è una spinta interiore che fa emergere Dio, che diventa Volto di Dio e ci fa dire con Cristo in Cristo per amore:” Chi ha visto me (che prego) ha visto lo Spirito Santo”,  perciò l’Essenza Divina del Padre che nel mio giardino scende a parlare, a compiacersi con me e per me, sua creatura.

Stolti e sciocchi  coloro che credono che con le loro regole possono santificare anche un solo cristiano.

Miserabili noi quando pensiamo che la santità è una strategia clericale nei confronti delle Anime.

Quanta pazienza e sapienza ha Dio nei confronti di questi poveri che credono di possedere Dio e di amministrarlo a loro uso – costume – legge – regole e presunzione.

Nella santificazione del nome di Dio in realtà noi chiediamo, cerchiamo la nostra santificazione ben sapendo che senza l’aiuto di Dio nulla possiamo ottenere e che bussando alla Sua Divina Misericordia facciamo l’unica cosa buona e giusta della nostra vita di Preghiera.

Essendo Dio l’Unico santo, santo, santo, è inutile chiedere e cercare solo per sembrare o per credere di poter dimostrare qualche cosa al di fuori che essere santi,  vuol dire essere cristiani veri, rispettando la Sua Intelligenza Onnisciente e Onnipresente.

Santificare il Nome di Dio è cercare, chiedere di essere capaci ad abbandonarci alla Sua Divinità e a bussare alla Sua Misericordia per ottenere la Grazia necessaria.

Quanto si potrebbe dire di più, ma già sarebbe tantissimo riuscire ad arrivare a comprendere quanto grande è la nostra miseria.

 

 

“ Venga il Tuo Regno “

 

Il Regno di Dio siamo noi, individualmente, perché la cernita, il vaglio, Dio lo compie, prima, al momento che ci accoglie come figlie/i e lì ci introduce nel Regno che è la Chiesa, donandoci la potenzialità del cammino sacramentale. Unendoci in Corpo Mistico ci permette di godere dei benefici del Suo Regno, permettendoci di sostenerci a vicenda, così da conoscere, praticare per esperenzialmente crescere e comprendere quali Doni abbiamo ricevuto per realizzare il cammino a noi assegnato dal Battesimo.

Questo cammino è nel Progetto Divino dall’Eternità e man mano che usciamo dalla Sua Onnipotenza, lo Spirito Santo ci guida e ci fa Regno di Dio, articolato nella libertà di Dio che ci compagina in perfezione di azioni e scelte perché possiamo formare un tutto concatenante con la Sua Volontà e perciò la nostra vocazione e di conseguenza l’immagine irripetibile ed unica di Dio stesso.

Per aiutarci Dio ha bisogno che noi si sia disponibili al Suo Amore che non è come lo pensiamo con il cervello, ma come lo esperimentiamo dentro di noi, in disparte con Lui.

“ I Santi non si decidono a tavolino come dei budgets”.

Non voglio attirare la Vostra attenzione su di me, ma la mia casa, che è anche la Sede della Comunità, è come una cappella dove i quadri ricordano Dio e la Preghiera come luogo di incontro, come un’attesa di Paradiso terrestre che prepara al Paradiso Celeste del Regno dei Cieli.

La vita deve essere una preghiera come il Padre Nostro, il Magnificat, come i Salmi, il Te Deum, come il Vangelo, come il Cantico di Dio per il Suo Popolo, per Israele, per la Chiesa Sposa dello Sposo Mistico, ascetico, contemplativo, meditativo, in disparte,con la quale Dio si manifesta all’Anima e la fa Sua come pegno per il Regno dei Cieli.

 

E’ insostituibile la Preghiera di Supplica che grida nel Silenzio dell’Agape Divina, il più profondo: “ Venga il Tuo Regno “.

E’ intollerabile per l’Anima Amante, Amica e non più serva, vivere senza la continua espressione di amore che le permette di abitare con il cuore il Regno dei Cieli che è l’Eterno, che è l’Amore.

“Venga il Tuo Regno “ è l’invito confidenziale, sapienziale, di conoscenza che si dona nella certezza che l’Amato vuole sentirsi amato – desiderato – voluto come gioiello prezioso, come sigillo interiore, che rende indivisibile dal Re, del Regno che si invoca e al quale si vuole appartenere, chiedendo, cercando, bussando….

Venga il Tuo Regno è un anelito ardente profondo di libertà dal male, dal maligno, per anelare con tutta l’Anima la Gloria di Dio, ora, domani, in eterno.

La Pentecoste è stata preparata con la preghiera in disparte, anelando al Regno “dentro di loro” per andare a portare il Regno di Dio ad ogni creatura, perché lo Spirito Santo è la prima GRAZIA che MARIA VERGINE ha ricevuto di dare alla Chiesa, della quale Ella ne era Ministro – Amministratrice – Avvocata – Signora- Regina – Madre come Colei che è con Cristo e  dal Quale mai se ne è separata.

La divisione, la separazione, avviene dei capri e degli agnelli , avviene tra i buoni e i cattivi, tra i dannati e i Santi.

Ma il Regno di Dio è la preparazione del Palazzo Reale che è il LUOGO dove DIO regna con le ANIME SANTE che saranno nel Suo Regno dei Cieli, perché una cosa sola con la Loro TRINITARIA DIVINA AGAPICA: “ VIA ,VERITA’ E VITA”. 

 

I cristiani devono sentirsi sacerdoti – profeti – amici e non più servi, altrimenti lo Spirito Santo non li riconoscerà come tali e non li CONCEPIRA’ di Agape Divina, che è la NAZIONE SANTA – IL POPOLO DI SACERDOTI che entra nel Regno come Tempio ricostruito in Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Dio sa a chi dato conoscenza di Sè Stesso, perché i Suoi Doni sono sigillati dallo Spirito Santo, in noi.

 

Sono quattro i sentieri della salvezza:

-          il Popolo Santo di Israele, del Padre;

-          la Nazione Santa che nasce a Gerusalemme con la Risurrezione di Cristo;

-          la Chiesa dei Santi, che lo Spirito Santo consacra come Corpo Mistico, Tempio ricostruito, illuminato dalla Rivelazione del Paraclito con il Verbo di Dio;

-         il Trionfo della  Donna  vestita di Sole e di Autorità di intercessione che amministra la Paterna Maternità  di Dio Uno e Trino e alla Quale il nemico dovrà soccombere schiacciato dalla Potente Signora del Cielo e della Terra, Colei che con i Suoi messaggi parla in nome di Dio, Apostola con il Figlio, che presiede la Chiesa con lo Spirito Santo per rivelare il Regno dei Cieli, perché si riveli il Regno dei Cieli e i nemici del Dio Vivo siano sterminati in eterno.

 

Essere cristiani oggi, assunti con Maria Vergine e Regina è un PRIVILEGIO riservato a coloro che sanno chiedere, cercare, bussare al Regno e si mettono al servizio del Sacerdote Unico ed Eterno, Gesù Cristo.

 

“ Tutti sono chiamati, … ma pochi gli eletti “.

 

DIO NON E’ dei PREPOTENTI, dei VIOLENTI, dei FURBI… perché altrimenti sarebbe il Dio dei sette demoni.

 

Dio è di coloro che sanno attendere il Trionfo dei Giusti, che hanno saputo attendere la Gloria di Dio e della Vergine DONNA vestita di Sole.

 

 

“ Sia fatta la Tua Volontà “

 

La meditazione sulla santificazione del nome di Dio è inesauribile, ma possiamo passare a considerare la volontà di Dio senza perdere nulla della profondità della Parola: “ Non chi mi dice Signore, Signore, (Signore Padre, Signore Figlio, Signore Paraclito ), entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi  fa…ascolta, e pratica la Parola di Dio “.

La volontà di Dio sta – è – vive – opera in chi fa – ascolta –pratica – la Parola di Dio.

Anche la contemplazione più mistica per essere tale deve essere convinzione di una vera azione di buona volontà per aderire a Dio.

La preghiera, fondamentale ascolto di Dio presente in noi deve portare alla Pace del cuore e perciò alla fiducia totale nel Dio Vivo, Presente, Risorto che ci ha donato il Suo Spirito, mettendolo nelle mani del Padre Suo e Padre Nostro.

Una fiducia confidente che per la sua natura divina realizza ciò che è volontà di Dio, in quanto noi sappiamo restarGli fedeli, desiderandone ardentemente l’Unità Trinitaria in noi.

E’ lo sposo nella Sua Maestà Trinitaria che corrisponde al nostro desiderio puro, sano, totalmente abbandonato nella fedeltà che ben conosciamo essere da parte Sua Perfetta, irripetibile in ciascuno, tanto che ogni Anima, se ne fosse capace, ne racconterebbe le meraviglie in modo diverso, e se ciò fosse possibile si conoscerebbe la multiformità infinita dell’Agape Divina e noi diventeremmo immagini radiose della Sua Presenza Risorta.

 

Conosciuta la Volontà Divina nella Sua Intimità interiore, il mondo con le sue astuzie e calamite sensuali sensibili, ci verrebbe a nausea e il disegno ci obbligherebbe a respingere qualunque illusione come un miraggio inesistente.

Chiunque, senta, intuisca, faccia esperienza della Pace del cuore non può vedere Dio, ma ne ha una conferma così radicata nello Spirito Santo da poter dire, quando, a che ora, dove e come “E’”  entrato nel nostro povero, umile, tapino tabernacolo interiore.

 

Quando  mi prese per le spalle e mi scrollò ben bene e con la Sua Trasfigurazione mi sigillò nell’anima un attimo di eternità e passai dalla paura della mia umanità alla Sua pace del cuore, compresi che in me vi erano due nature.

Quella umana che tante volte mi ha fatto gridare: “ Dio mio perché  mi stai facendo questo….”, a quella della Sua presenza che mi ha fatto fare già molte esperienze, come in quella Pentecoste, dove per un’ora intera mi persi nel Padre Nostro  e ogni parola diventava fuoco che si innalzava verso il cielo, là dove la cupola della chiesetta sembrava sparita.

Ogni parola del Padre Nostro è Verbo di Dio che come legna schioppettante mi riempiva della Grazia che non meritavo, ma è sempre un Dono gratuito, misterioso che ti possiede il cuore e ti dona il coraggio di una Verità che traccia in te la Via per fare la Volontà di Dio e ti sostiene perché tu possa edificare con la tua umile Anima  la Vita Eterna.

E con questa VOLONTA’ stampata nella tua miseria come il Volto di Cristo sulla tela della Veronica, tu ti senti dire: “ Và a dire ai miei discepoli che sono Risorto…” E tu comprendi che tutti i tuoi idoli, la bellezza, la moda, i divertimenti, le tentazioni e le superficialità, anche se nella povertà sacrificata di quei tempi, non ne avevo che in sogni inquieti, spariscono e ad ogni Padre Nostro si spalancano le tue porte, i tuoi occhi spirituali e cominci a sentire che il Regno dei Cieli è vicino dentro di te.

Con un’ora di Padre Nostro sono passata dalla disperazione alla Pace del cuore.

Quale Prelato può fare questo di un’Anima… con quale potere la può trasfigurare interiormente nella gioia di Dio?

 

E la pace del cuore ti cresce dentro con il coraggio della testimonianza, della conoscenza di Dio e di Colui che Egli ha mandato: Gesù Cristo.

Così ho capito che ero stata concepita di Spirito Santo e che l’O.M.S. era il mio BAMBINO da proteggere, difendere, amare, ascoltare, far crescere, in Pienezza della Volontà di Dio in Pace e Carità.

 

Perciò quando vedevo lo scalmanarsi della gente per crearmi problemi, quella Pace diventava il mio baluardp di difesa. All’Affannarsi trafelato di chi non si dava pace, faceva eco un tentativo di malignità e così era possibile un discernimento del bene e del male e la Volontà di Dio Padre, Figlio, Spirito Santo, risplendeva e illuminava l’Anima che si metteva in pace e carità, innalzando l’amore, il Verbo, la fiducia, in confidenza e amicizia verso il Dio Vivo Risorto e il Paraclito si manifestava come nella Pentecoste.

Dunque la Volontà di Dio è per noi che la cerchiamo, di farsi trovare come lo sposo che ama la sposa e bussa al suo cuore e chiede la sua fedeltà, per donare il tesoro prezioso della pace del cuore con la quale si entra nella dimensione degli eletti.

Si entra nel Regno che non è una casa, un’eredità, un possedimento, non è un corpo e perciò né carne, né sangue, ma è una RIVELAZIONE INTERIORE che dona la conoscenza dell’essere, noi presi da Dio e fatti entrare in  Lui, cioè nel Regno che Egli E’.

Ciò che dona la Pace è perciò il Cristo Risorto e la Sua Pace che Egli ha dato agli apostoli, ai discepoli e a tutti coloro che cercndoLo lo hanno intensamente chiesto e perciò fanno esperienza viva di averLo trovato e sono consapevoli che il loro amore indegno è stato transunstanziato in Gesù Cristo Sacerdote Unico ed Eterno.

 

“SIA FATTA LA TUA VOLONTA’”, la Sua Volontà è di stare in disparte con noi, di scendere nel giardino del nostro cuore, di farci gustare la Sua Gloria, di introdurci nella Sua Reggia Divina e fare di noi quello che Egi E’: l’Agape Divina.

La Sua Provvidenza ci accoglie, si fa carico della nostra vita interiore e ci dona la GRAZIA santificante per venire in noi e aiutarci a vivere in Lui.

La Pace del cuore è il cibo che ci rende ben pasciuti, in pascoli dove l’Amicizia Divina diventa DIALOGO interiore e le chiacchere del mondo diventano una ZAVORRA inutile da ignorare, perché al cospetto di Dio, non c’è posto per la curiosità, la malignità, o le parole che non hanno senso, perché non sono lode, contemplazione, adorazione, canto di Gloria e riconoscenza.

Risalta così fortemente l’urgenza di salvare Anime, che diventa una tenerissima e dolcissima sofferenza non poter gridare agli stolti quanto è inutile sprecare il Regno che entra in noi come Verbo, come Eucaristia, come Intelletto, Sapienza, Scienza…come Pace in quel Cenacolo dove apparse come Risorto e come Fuoco.

Quale sciocca superbia credere che il Cenacolo dell’Apparizione del Risorto o in quello della Pentecoste, lo Spirito Santo, si siano chiusi e ora si possono visitare come luoghi da museo, come antichità archeologiche.

Per la mia esperienza in quel giorno in cui per un’ora intera considerai il Verbo di Dio come Padre Nostro, mi parve che quella insignificante persona disperata che ero, fosse improvvisamente diventata adulta, DONNA e dentro di me che avevo sempre mangiato pane raffermo, ammuffito, sporco e avvelenato dal peccato, mi apparve che cos’era la vita in DIO e tutto quello per cui mi ero disperata, andando a cercare nel canale, il coraggio di morire, scomparve nel mistero di una MISSIONE che ci vollero anni di apostolato – carità – preghiera e adorazione interiore per far crescere, emergere e scegliere definitivamente.

Il Padre nostro è Vangelo e quel Vangelo pregato nella Pace del cuore divenne come uno dei tanti: “Alzati e cammina; va e vendi tutto e seguimi; la tua fede ti ha salvata….”.

Molti mi chiesero con rabbiosa gelosia e invidia: perché a te così tanto..oppure: cosa vuoi tu, non hai già Gesù?..oppure: Lei vuole salire le alte vette….

Lo scrivo umilmente, con gioiosa pace e riconoscendo che giunsi a quella Pentecoste 1958 indegna più che mai, ma per me quell’indaffararsi rabbioso non lo comprendo perché dentro di me esiste un Regno che non ho meritato certamente, ma che per aver agito in tutto e sempre, anche negli errori della vita in buona fede, mi era e mi è regalato come a chi lavora nell’ultima ora e le viene data la stessa mercede, unicamente per la grande generosità di Dio.

Fare la volontà  di Dio non è cercare le cose del mondo, voler fare, capire, agire, ma mettersi comodi tra le Sue Braccia, lasciarsi amare, come quando si consola il dolore altrui, senza desideri personali, ma volendo aiutare, comportare, sostenere, dare l’Amore di Dio a chi lo intende solo se parli la sua necessità e così ti adatti alla sua ricerca umana di un po’ di conforto.

Solo che così vendi solo illusioni, mentre quando ricevi gratuitamente il Regno ti adagi nel Suo Amore e ti innamori della Sua Grazia e diventi quello che Dio vuole imparando che la Sua Volontà è la tua, solo che tu prima di ricevere il Regno non lo sapevi e così cercavi in modo sbagliato.

Oh quanto è grande la Sua Pazienza, la Sua Bontà, come è infinita la Sua Misericordia.

A voi che mi leggete pensate che tutte le Anime toccate dal Regno fanno la stessa esperienza, ma vi sbagliate perché la causa di questa impressione è che non si può spiegare il Regno come lo si vive e lo si sente, perché scrivere è umano ed essere amate da Dio è Divino, e il Divino è Mistero che Dio vi fa vivere, perché è DIO, ma chi lo scrive ha dei limiti che non esiste parola umana che possa farlo capire o descrivere.

La volontà di Dio entra dalla porta centrale del Regno di Dio in noi e se per i milioni di motivi umani, il Regno di Dio, per la Misericordia indescrivibile, incalcolabile di Dio ci è vicino, ma non può entrare in noi, inabitarci, farsi conoscere, prenderci per mano e accompagnarci alla Fonte della Sua Grazia, la Volontà di Dio è un DONO che resta fuori di noi come per le vergini senza olio.

Perciò quando diciamo: “ Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà”, dobbiamo sapere che senza conoscere Dio e Colui che Egli ha mandato, noi siamo senza l’olio per la lampada che ci viene donata con il Battesimo o con la coscienza retta….. ma che ha bisogno che la Volontà di Dio diventi una cosa sola con la nostra volontà.

 

Perciò invocare il Regno di Dio significa aderire, scegliere di accogliere la Volontà di Dio e di coltivarla con pienezza di fede, così da poter ricevere la Pace del cuore e incontrarsi crescendo gradualmente nell’immensità intensa e profonda che conduce per Opera dello Spirito Santo al passaggio regale, profetico, sacerdotale e mistico della Volontà Divina.

Un Progressivo aumento di Grazia che diventa la porta centrale della sponsalità eucaristica.

Un vero sigillo da parte della Maestà di Dio che si rivela nella gioia della Pace del cuore e che Egli stesso protegge dal nemico-nemici- da infiltrazioni negative perché la Sposa possa rimanere nella Sua Grazia santificante il Suo Nome.

 

“Come in cielo, così in terra “

 

La Cordata d’Amore che prende dimora sulla terra, sia nella vita interiore, morale, ecclesiale, sociale, ha le sue radici profonde nella coscienza della Pasqua che facendo esperienza di essere un’Anima viva per il Ruat =respiro=volontà creativa, impara che la sua vita ha il suo fondamento in Cielo dove il Cristo è andato a prepararle un posto, e per la Parola=Verbo di Dio conosce che sarà “suo” “se” conoscerà Dio e Colui che ha mandato, Gesù Cristo. (Questa verità non si può rubare..).

Chiedere che si faccia la VOLONTA’ DI DIO come in Cielo e così perciò in terra significa domandare a Dio di vivere come si vive in Cielo e si cerca di far diventare il fango, la miseria, la fragilità umane così perfette, da poter meritare dal Creatore che l’Unico che può decidere, di essere considerati come Persone Anime che assomigliano al Cristo e come il Cristo, Dio Padre, guarda come una cosa sola con il Suo Figlio nel “Quale” Egli e lo Spirito Santo si è compiaciuto. (E lo Spirito Santo non si può vendere per trenta denari).

Dobbiamo  riconoscere la nostra totale agnosia= la nostra non conoscenza di Dio, quando Lo presentiamo come Dio agnostico, superficiale che scusa tutto. Crede tutto e che per il sacrificio di Cristo perdona sempre, anzi non c’è più inferno, non c’è più pena, qualsiasi sia il nostro vivere la terra.

Nel Padre nostro chiedere che in questa terra si viva come si vive in Cielo è pura imbecillità, da veri grulli, “se” non si è consapevoli che tra il Cielo e la terra c’è un abisso, che per l’infinita MISERICORDIA di Dio può essere colmato da Dio e dalla Sua Volontà e perciò di essere aiutati, riempiti, abitati dalla Sua Presenza e resi partecipi della Sua Alleanza nell’Offertorio transunstanziante la nostra carne nel Suo Spirito e perciò come in Cielo la vita diventi Vita di Dio = SACERDOZIO di CRISTO che vive il Suo Abbà per la Gloria di Dio. 

Il Cielo, come in Cielo è chiedere la perfezione, la santità, è cercare con tutte le nostre forze di trasfigurare la vita terrena in TESTIMONIANZA viva, attiva, apostolica che fa risplendere davanti a Dio l’adesione totale della nostra persona a quello che DIO compie nell’Anima.

Pregare il Padre Nostro è invocare, chiamare, cercare il Creatore, Signore, Redentore, Agape Divina ad Essere Presente ad ogni parola, opera, intenzione, azione, volontà perché ciò che si vuole fare sia conforme alla Volontà di Dio in terra come in Cielo.

Tradire le Anime che cercano nella Chiesa il MINISTRO del Vangelo, non per credo religioso, ma perché, servo di Dio, è  tradire la Santissima Trinità che con il Vangelo ha mandato il Verbo venuto per iniziare quello che lo Spirito Santo prenderà dalla Parola e ne rivelerà i contenuti, ne spiegherà la Grazia, ne confermerà la Volontà come in Cielo, così anche sulla terra. (Capite quale bestialità è  voler condurre tutto all’uomo?).

La  Fedeltà di Cristo al Padre Suo e Padre nostro è pura fedeltà a Dio e non ad Abramo, Mosè: Patriarchi, Re, Profeti….

Come in Cielo, così in terra non significa adorare il “ Vitello d’oro” ma è cercare le cose di lassù, alzare gli occhi al Cielo, cercare, chiedere e bussare a Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che ci si converta e si riceva la GRAZIA dell’unità dei cuori per poter vivere realizzando la  Sapienza del cuore ascoltando Dio nei Salmi con i quali Egli è il nostro Padre Spirituale che ci parla con il Vangelo, cioè con il Verbo di Dio, venuto a prendere su di Sè i peccati della carne di mammona, degli stolti e nella Sua Risurrezione ha reso possibile che cielo e terra potessero diventare il Regno di Dio e il Regno dei Cieli in un Cuore solo e un’Anima sola. (Come si è potuto pensare di secolarizzare Dio Padre?).

 

Salmo 26

 

La Tua bontà è davanti ai miei occhi

E nell’integrità ho camminato

E nella Tua verità dirigo i miei passi

Non siedo con uomini mendaci

E non frequento simulatori =servi di satana

Odio l’alleanza dei malvagi=azioni, segni spiritici

Non mi associo con gli empi=traditori, provocatori

Mio Dio amo la Tua Casa: Cielo in terra

Per narrare le Tue meraviglie = ricevere il Tuo Amore

 

Gesù e la Vergina Regina sono il Cielo e la Terra Sacra.

Il Comandamento dell’Amore venuto ad accendere il Roveto ardente della DONNA vestita di sole, che nel Cenacolo della Pentecoste = Paraclito = Essenza Divina, amministra lo Spirito Santo, elargendo ad ogni apostolo, discepolo, creatura, la Volontà di Dio, alla quale ognuno è libero di aderire per essere collaboratrice/re di corredenzione.

La Purezza, la Santità, la Divinità in Cristo è perfezione del Sigillo di Dio, lo Spirito che aleggiava sulle Acque e che ha Creato, Redento, Consacrato, come il cielo anche la terra, attirando a Sé ogni creatura, perché liberamente possa scegliere tra il Creatore, Signore, Agape e la serpe che ha tentato, corrotto, avvelenato il cuore umano.

Quando analizzassimo con coscienza il bene e il male della vita in noi, non potremmo fare a meno di avere ribrezzo della nostra debolezza e renderci conto di quanto anche gli atei ricevono da Colui che ha dato la Sua Vita per poterci insegnare l’Amore con la perfezione dell’Agape Divina.

 

“Dacci oggi il pane quotidiano “

 

L’ORA di adorazione O.M.S. della Comunità Spirituale, Gesù nella Sua Onniscienza Divina, ha chiesto che fosse un’ORA di Consolazione, che sgorgava dal cuore con il desiderio di incontrare il Suo, perché solo in Cristo si può superare ogni esame, tentazione e rispondere con coraggio ad ogni domanda del mondo.

Il mistero di Dio è insondabile, ma quanto di più si potrebbe dire, spiegare delle meraviglie di questo DIALOGO con Dio Padre, il tenerissimo, il dolcissimo, il misericordiosissimo che se ti doni con amore, ti riempie di latte e miele, di acque irresistibili, travolgenti, impetuose, di irrepremibile eloquenza interiore, che ti convince e ti dona la Pace del cuore.

La Pace del cuore è anche un grande desiderio di Eucaristia della Quale ci si nutre come il corpo,  di pane quotidiano.

L’Anima con questo Pane che è l’Eucarestia diventa molto irremovibile nelle sue scelte, tenace nella fedeltà a Cristo, risoluta nelle sue discipline.

La richiesta di pane quotidiano, è una richiesta di Provvidenza, di aiuto per la vita che deve essere sana, forte, perché tutta la persona possa dedicarsi al cammino di fede e carità perfetta.

Anche il Vangelo ci presenta spesso la compassione di Gesù verso chi lo ascoltava, lo seguiva e la moltiplicazione è segno eucaristico, cioè di un Pane molto più importante che sarà il Suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità, in noi, con la Grazia di una vita che incessantemente rende grazia a Dio.

Il Pane quotidiano è prima di tutto il DONO della vita che serve per crescere e fare esperienze che illuminano il cuore e santificano l’Anima.

Questa non può fare altro che esprimere ciò che ha ricevuto come una coppa piena di Acqua Fresca.

Il Regno è come una Luce Divina che ci fa comprendere in modo interiore la Presenza intima che è nel Pane Eucaristico e ci battezza con la stessa vicinanza di Dio e ci fa sempre di più e meglio figlie/i di Dio, o fratello e sorelle di Cristo e con lo Spirito Santo ci rende noi stessi regno –abitazione – fuoco vivo che compie  le Opere che lo Spirito Sigilla nel nostro essere tempio di Dio.

Chiedere il Pane quotidiano è chiedere di essere Regno = tabernacolo vivente per attingere alla Vita che è Cristo stesso.

Ad Emmaus ci insegna un comportamento DIVINO che ci è concesso praticare con l’ascolto e la Parola:” Prese il pane e lo spezzò …”.

Davanti a questo segno possiamo riconoscere la sofferenza estrema che è costata a Cristo la nostra fede e perciò le nostre opere devono far pensare, conoscere, amare la Sua Presenza che cammina con noi e ci affianca perché possiamo fare COMUNIONE con Lui a beneficio della nostra salvezza e a quella degli altri.

Anche alle sposate, spero felicemente, e a quelle che sono cadute nell’illusione di una gioia che si è rivelata amarissima realtà quotidiana dico: “ La Vostra Anima appartiene a questo Pane Divino, perciò il Vostro Pane Quotidiano è riservato alla Verginità del cuore come olio sacro e santo per la lampada che è tutta la vostra forza , coraggio e cammino verso la santità.

 

Ma a voi che avete voluto, cercato, amato, il Pane Vivo, non pensate che Cristo vi insegni a cercare – chiedere – bussare – invocare il Suo Corpo, Sangue, Anima, Divinità, come un nutrimento destinato a soccorrervi sulla via dolorosa della quotidiana fatica di sopravvivere nel mondo; a Dio interessa la nostra SALVEZZA ETERNA.

Qualunque sia la vostra situazione sociale, morale, familiare, politica e religiosa, quel Pane non è carne, ma Colui che si è incarnato, che è morto e risorto per ascendere a Dio Padre e presentarvi “tutte” come figlie/i di Dio.

E anche ai nostri fratelli ha dato la stessa grazia  e quel Pane è perché quotidianamente ci si possa avvicinare alla Sua Luce e con la Sua Grazia ricevere il Sentiero personale che fa di voi Anime scelte per il Regno dei Cieli, dove sarete come Angeli, solo in virtù di quel Pane disceso dal Cielo.

Lasciate alla provvidenza di Dio di pensare a voi, la Sua Misericordia è infinita perché provvede a tutta la persona, ma alla Persona Anima Egli chiede di cercare, desiderare, amare, chiedere, volere con tutta se stessa, il Pane per la Vita Eterna che è LA Sua Persona in noi, con noi, per noi piccole povere creature che senza di Lui noi non esisteremmo.

 

Ben credendo che la carità del cuore diventa Amore, anche per coloro che cercano nel mondo una carne, che imputridisce a causa del peccato che danna le Anime, facendo deteriorare il corpo troppo rivolto al cibo umano, con il quale molte virtù sono in pericolo.

Curare la salute per servire Dio e non creare problemi al prossimo è un dovere di carità, ma l’Anima è il tesoro nascosto in Dio per il quale dobbiamo essere pronte a cercarlo e dare ogni quotidiano sospiro che aneli alla Sua Divina Grazia.

Chi vive questa Comunione di Grazia , che il Pane consigliato da Cristo, come Sua Divina Parola da ascoltare e praticare, sappia che la sua ininterrotta ricerca, attesa, accoglienza, abbraccio con l’Amato è COMPLEMENTARE al Suo Divino. Sacerdozio e che unita all’Opera Sacerdotale del Sacramento del Perdono, diventa una RUGIADA DI GRAZIA che lo SPIRITO SANTO elargisce sui discepoli, che se anche fossero fuori dal Cenacolo diventano per la vostra capacità di abbracciare il mondo, una Misericordia Spirituale che rimette i peccati e conduce la gente verso i pascoli della CONVERSIONE e nello stesso Corpo, sangue, Anima e Divinità, unisce Cielo e Terra, santi e peccatori, purchè siano disponibili ad accogliere la REMISSIONE per la vita eterna.

La Complementarietà Sacerdotale, perciò, va oltre le competizioni di primato, concorrenza e lotta tra maschile e femminile, ma essendo questa OPERA dello Spirito Santo, diventa TESTIMONIANZA che non si potrà ostacolare oltre la Pazienza del Padre che E’ l’Unico al quale COMPETE dare il Posto alla SUA MENSA, dove CRISTO stesso si fa OSPITE dolce dell’ANIMA nostra, chiamata a servire, immersa nell’OCEANO delle acque sulle quali ALEGGIA lo Spirito PARACLITO con i Doni, con i quali si compiace in PIENRZZA di LIBERTA’, chiamarci nel e per il SUO REGNO.

Il discorso dei SEGNI non è mai proprietà umana che ciecamente tenta di far reagire, provocare, come spinte uterine di un corpo umano che ha raggiunto il termine della gestazione fetale.

Ancora una volta l’uomo interferisce e avvelena la Sorgente che è al centro dell’incontro Divino, nel quale noi ci abbandoniamo a Dio.

Il pane e il companatico non sono disprezzati dalla mistica coscientemente consapevole che per vivere, anche Gesù, si è cibato e ha partecipato con gli Apostoli a momenti di vita fraterna o quotidiana, ma ben conoscendo che ci sono ascesi che richiedono di salire verso Dio e che in ogni ascesa ognuno ha la sua méta e il suo traguardo.

Ogni scelta umana merita rispetto e serve al Progetto di Dio, ma chi riceve lo Sposo Divino deve donarsi nell’intimità che Egli crea in disparte dal mondo, perché Egli esige che o si ascolta, Lo si corrisponda, concentrando in Lui e nel profondo del Suo Amore ogni attimo di quello che miseramente siamo, e che si degna di onorare con la Sua Divina Intenzione.

“DIO NON E’ UN UOMO!” Ha Vestito di UMANITA’ il peccato, la Sua Divinità  perchè Egli era ed E’ l’UNICO che poteva riscattarci e il SUO SACERDOZIO UNICO ED ETERNO, l’unica possibilità di offrire al Creatore, Padre e Signore, il Sacrificio gradito in NOME dell’intera umanità.

L’uomo è segno e simbolo del peccato, dell’offesa e senza Memoriale, senza il Pane disceso dal Cielo e perciò il rendimento di grazie che incessantemente invoca pietà-misericordia-perdono e lode al DIO UNO ED UNICO del “Quale” senza Gesù Cristo, non si potrebbe avere salvezza.

“In Cristo tutto è stato fatto….”

Dio è il MISTERO che riempiendo la terra della Sua Gloria, ha dato immagine di Sé stesso nella Misericordia del perdono che Cristo ha portato.

Lottando per difendere le sue miserie, l’uomo continua la persecuzione con ogni mezzo, persona, legge e interesse ed è perciò che considerando la seconda parte del Padre Nostro incorre nella constatazione della sua vita irresponsabile, leggera, superficiale, imprudente e di infinità fragilità morale, sessuale, sociale, familiare.

Ciò offende Dio come Adamo ed Eva che scelsero satana.

 

Rimetti a noi i nostri debiti

 

L’uomo chiede con faciloneria, incoscienza, irresponsabilità, di essere perdonato e pretende misericordia da Dio per se stesso, ma senza rispondere a Dio come abbiamo constatato nella prima parte del Padre nostro e perciò è bravissimo a concorrere al peccato degli altri, ad offendere Dio, ignorandoLo e pretendendo di essere sensato, capito, amato e servito da Dio stesso, ma ben conosce che non è degno e perciò cresce nel peccato con facilità, ma non sa essere sincero, onesto, immagine della fedeltà di Dio Amore.

NON  E’ DIO che ci induce in tentazione.

 

E non ci indurre in tentazione

 

La preghiera di Gesù SIGNIFICA:

 

Padre guarda alla mia miseria

alle mie fragilità e peccati gravi.

 

Non mi punire, ma aiutami a

non cadere nelle opere del demonio,

come coloro che offendendoTi

hanno scelto il serpente

e ci hanno condannati tutti a morte.

 

Senza di  Te, senza la Tua Santità

sono perduto, insegnami ad amarTi.

Riconosco che i miei sentimenti

sono come armi contro la purezza,

la grazia e che per interessi carnali

sono capaci di fare del male.

 

Non merito di essere perdonato, riconosco che senza Gesù Cristo e il Suo Sacrificio non potrei nemmeno avere lo Spirito Santo per pregarTi.

 

Ma Tu che sei DIO, l’Essere Perfettissimo, Creatore Signore e in Cristo, mio Redentore salvami dalle tentazioni e chiamami a ServirTi e amarTi.

 

Ma libera dal male

 

Essere liberati dal male vuol dire ritrovare la LIBERTA’ della APPARTENENZA a CRISTO e perciò scegliere di diventare ARCA DI ALLEANZA per rendere PRESENTE CRISTO RISORTO in ogni persona disponibile, a lasciarsi PLASMARE dalla VOLONTA’ di DIO.

Perciò iniziare il cammino di fede, consacrazione, perché VENGA il REGNO DEI CIELI anche in terra= si possa ritonare al Paradiso terrestre e conoscere la GLORIA di DIO.

Dobbiamo trovare il coraggio di fare la RIVOLUZIONE dello Spirito Santo, non come umanità, ma come veri figli di Dio.

Quello che deve mettere d’accordo tutti, mistici, asceti, religiosi, consacrati e Popolo di Dio, è di pregare con lealtà, sincerità e di accettarsi per quello che si è umilmente senza recitare e consapevolmente riconoscere che fatto tutto il possibile Dio ci accoglie e ci libera, perdonandoci.

 

Per quanto riguarda il perdonare gli altri come chiediamo di essere perdonati noi stessi, credo fermamente che per questo dobbiamo essere molto umili, perché per Dio il perdono è dimenticare il male che abbiamo fatto ritornandoci la stessa GRAZIA del Battesimo, santificandoci con l’Eucarestia e rinforzando in noi i DONI della Cresima per Opera dello Spirito Santo.

La Chiesa Universalmente è Sacramento di Salvezza, ma sempre in Cristo per opera dello Spirito Santo.

Mentre noi diciamo di perdonare, ma ricordiamo il male ricevuto, spesso lo rinfacciamo e “SE” riusciamo a non odiare e magari preghiamo per le persone che ci hanno  offeso, ci sentiamo sulla via della santità, ma non ci riusciamo mai se non facessimo GIUSTIZIA.

Nella mia infinita povertà, riconosco che il vero perdono è quello di Dio, e che noi dobbiamo incessantemente supplicare di essere perdonati, buoni e cattivi, perché tutti, ma proprio tutti siamo peccatori e le Vette della Santità le raggiungiamo unicamente se Dio ce le dona e ci chiama a conoscerLo più da vicino con una totale adesione al Suo Amore per compartecipare in modo ecclesiale al Mistero di Fede che è Cristo Crocifisso, Risorto, Asceso al Cielo e nello Spirito Santo, Dono gratuito, perché venga il Suo Regno e sia fatta la Sua Volontà.

Noi siamo dei buoni ladroni ?!

 

Abbà Padre!     “ Amen “

Ognuno di noi può meditare il Padre nostro con tutto il tesoro nascosto nel profondo dell’Anima e può farlo senza essere capito, magari, perseguitato, perché chi vuole il Pane di Dio per edificarsi, purificarsi, crescere nella conoscenza, sarà sempre una Presenza di Dio e l’Amicizia di Cristo aiuterà a non essere più servi, ma figlie /i di Dio in Cristo, nonostante il mondo mammona, il vizio, l’egoismo…che fa degli essere umani i servi di satana.

Purtroppo se il pane è chiesto come cibo del corpo sarà difficile comprendere che la carne, la legge e gli interessi umani devono essere purificati e convertiti in un tesoro che si trova solo guardando e cercando le cose del Regno dei Cieli e che la vita umana dipende unicamente dalla Provvidenza di Dio, al Quale interessa unicamente salvarci per la Vita Eterna.

 

Per pregare il Padre nostro bisogna avere il coraggio di essere abbandonati, come i cani dai vacanzieri che vogliono essere liberi.

Questa PREGHIERA è un concelebrare la SOSTANZA, il VALORE, la CONCORDIA, la Pace di TUTTO l’Essere nell’essere creato a immagine di Dio.

 

Firmare con il Padre nostro qualsiasi attività del cuore, dell’Anima e dell’Apostolato, è permettere a DIO di Sigillare, Confermare, Compiere, con il VANGELO = Parola che realizza ciò che dice la SUA VOLONTA’.

 

Certo nel..dacci oggi il nostro pane quotidiano come cibo del corpo- scelte umane – fragilità dell’uomo che uccide le Anime, anche la più sincera, autentica VOLONTA’ DI DIO, naufraga nello stagno mortale dove l’acqua è inquinata dalle interferenze e interessi umani.

 

E così la Preghiera Divina viene flagellata, coronata di spine, caricata della croce e il male che ne nasce non ha limiti, nel regno del principe di questo mondo: “satana”.

 

Nel Padre nostro c’è l’ESSENZA del VANGELO= il VERBO di DIO che insegna come parlare con DIO e perché la PREGHIERA collabori di diritto alla corredenzione di turte le creature di Dio.

Le VIE di salvezza sono infinite perché la VIA per raggiungerle è CRISTO, Colui che conosce la RIVELAZIONE in tutta la SUA TOTALITA’ non solo del Vangelo rivelato alle Genti, ma in tutta l’ESSENZA scritta nel Regno dei Cieli che noi conosciamo o quando Dio la rivela ai piccoli, oppure per la Grazia e le virtù che ci salvano alla destra di Cristo Re.

 

Alcuni anni orsono mi accompagnarono da un santo sacerdote, che viveva dai Camaldolesi e parlammo per alcune ore.

Sembrava un dialogo normale, ma fra di noi tutto ricordava, si riferiva, ripeteva la Parola di Dio e non ci riferimmo mai al pane quotidiano, alle necessità della vita umana, tra di noi c’era la concreta certezza di fede che quello che stava diventando PREGHIERA, cioè DIALOGO con DIO e noi era nella prima parte del Padre nostro.

Poi quasi alla fine del nostro incontro dissi:”oggi noi abbiamo salvato Anime e abbiamo fatto lavorare sodo lo Spirito Santo, il Verbo di Dio si è fatto PAROLA nelle nostre parole e ha realizzato molta salvezza delle Anime”.

Vidi quel Sacerdote piangere come un bambino che ringraziava Dio con tanta fiducia, non mi accusava di superbia, follia o divismo recitato per la mia gloria, ma profondamente toccato da Dio che con le mie povere parole Gli stava confermando tutto quello che durante il colloquio aveva sentito dentro di sé.

Mi prese le mani ci tracciò due segni di croce e mi disse:” Dio ti ha consacrata missionaria fino dal grembo materno e con te sono stato proprio bene perché tu vivi e parli unicamente con il Vangelo”.

Il cuore di quel sacerdote era spaccato e sgorgava sangue.

Lo pregai di non dire nulla perché in quel tempo avevo una persecuzione che veniva dai sordi, muti, ciechi spirituali e umanamente impossibilitati a vincere la gelosia, l’invidia e la loro sete di apparire e sembrare.

Quando tornò il sacerdote che mi aveva portato in quel luogo, per quel dialogo, il santo sacerdote gli disse:” ma voi avete un dono di Dio come questo e venite a cercare me? Sono io che dovrei andare da un’Anima come questa. Lei ha trovato un tesoro nascosto in Dio e non lo sa”.

Poi si rivolse a me e disse :“ preghi il Padre nostro per me, Dio Padre in Persona la sta ad ascoltare. Mai come in quella volta mi sentii piccola, povera e capii che senza Vangelo siamo solo pula.

Dopo poco tempo le persone alle quali ho accennato sopra, vomitarono calunnie, confusero la persona di Dio, fragile e vicino alla morte e quel sacerdote pensò male di me, che ero lontana

e che non potevo aver detto nemmeno una parola perché non ero presente e per di più ammalata a Novara da alcuni mesi.

Andai in ospedale prima della sua morte, ci guardammo negli occhi ed Egli disse :” preghi per me che sono stato debole, guardandola, sono certo adesso, che Lei non può aver detto quello che mi è stato riferito ad Urbino, vicino all’Università”. Così Dio mi fece capire che chi ha bisogno di pane umano è capace di tutto e serve satana convinta/o di servire Dio.

Per questo insisto perché si lotti per essere visti e considerati “cristiani” e non laici, perché nella laicità ha radici profonde il mondo che spesso la prima parte del Padre nostro la respinge, la perseguita, la calunnia.

Voi cercate il Dialogo con Dio e cercate, chiedete, bussate al cuore di Dio senza preoccuparvi di nient’altro.

Qualunque cosa vi accada è nelle Mani di Dio, come lo Spirito di Cristo Crocifisso e la vostra vita deve essere in Dio, una Pentecoste d’Amore e Gloria di Dio e per il Trionfo di Maria, Vergine e Regina dei veri figli di Dio.

 

Dal Libro del Profeta Geremia 26-1,15

Ep.2,13-22

Lc. 2, 47-50

 

Figlie/i mie amatissime, dentro nel profondo del cuore più che amate e per amore, con tanto amore, in profondo amore eucaristico, vi voglio ricordare che non è possibile ad alcuna persona dire:” Abbà Padre” se lo Spirito Santo non interviene a riconoscere Dio nel profondo come Padre buono- santo- onnipotente e infinitamente misericordioso.

Perciò lo Spirito Santo deve poter entrare in voi come amicizia fondata su affinità di sentimenti.

Il fondamento deve concretizzarsi sulla schiettezza, il disinteresse leale e affrontato con lealtà assoluta per seminare la base essenziale dell’amicizia, che è la stima reciproca.

Se questo è un rapporto di confidenza, solidarietà, un vero scambio generoso che si esprime spontaneo, la fiducia è il collante che edifica- costruisce- rinforza, fino  a creare i presupposti per una totale donazione e abbandono.

Cristo è l’Amico vero che ha messo il SUO SPIRITO nelle Mani del Padre e si è fidato incondizionatamente di Colui che lo aveva mandato, perché il SUO RAPPORTO con il Padre era fondato sulla VERITA’ per amore della VITA ETERNA di CIASCUNO di noi.

La preghiera che ispira lo Spirito Santo, la caratterialità della Sua Amicizia non è mai indiretta, delegata, ma sempre sulla base del deliberato consenso – adesione volontaria e consapevole.

La Preghiera e tutta l’azione coerentemente scelta e definita,   non è dettata a tavolino     dal “ Padre  padrone “, ne può essere decretata senza di voi e poi imposta  come un ricatto, perché il rapporto cristiano non è una dittatura sociopolitica, ma un cammino di fede con il quale si cerca, si chiede e si bussa alla Volontà di Dio e ci si confronta interiormente perché in ciascuno la risposta sia una scelta.

Noi come persone non siamo cose, mobili, oggetti, ma creature che sono l’immagine di DIO e lo Spirito Santo è Amore che sceglie chi vuole, va da chi vuole e sigilla le Anime nella risposta alla chiamata, che per essere amore deve essere aiutata a crescere corresponsabilmente e liberamente.

Così è per qualsiasi ambiente, persona, situazione che determini una scelta che a sua volta ha regole, leggi, principi….

Se voi sceglierete responsabilmente, consapevolmente, avete la certezza della crescita, dell’adesione, della compartecipazione, alla quale dovete dare tutta la vostra leale, sincera, onesta collaborazione.

La scelta religiosa – umana – fedele, deve essere l’espressione di valori che determinano la vera vocazione.

La sofferenza è insostenibile dagli esseri umani, senza lo Spirito Santo è impossibile sopravvivere alla sofferenza, perché questa è causa del peccato e delle sue conseguenze.

 

Chi decide di pregare non lo faccia per apparire migliore, ma lo viva come quello che è una concreta realtà interiore, ponderata, accettata come verità personale che deve essere scelta con la consapevolezza che dal momento che la si accetta diventa parte della propria vita.

 

Si può subire, soffrire, essere persone tristi per qualche giorno, ma se diventa una condizione di vita, non solo ci si strazia spiritualmente, ma la persona si ammala e la salute si deteriora e le forze per servire Dio e il prossimo vengono a mancare e noi cessiamo di essere immagine della Volontà di Dio che ci ha creati per un Paradiso di Pace del cuore e gioia di vivere.

La vita cristiana ha le sue REGOLE nel Vangelo, i Comandamenti, i Precetti, i Sacramenti, la S.Messa come memoriale del sacrificio di Cristo in Pace e Carità.

Ha la sua morale nei valori spirituali, nelle virtù teologali e nella Preghiera, come Dialogo in disparte = adorazione, meditazione, Lectio Divina.

La vita cristiana ha nel CONVENTO del cuore una concreta realtà religiosa che ne determina il sigillo dello Spirito Santo, in quanto ha Doni, Talenti, Carismi.

 

Immagine di Dio nel Popolo di Israele REDENTO del Cristo è diventata la Sua CHIESA-

 

Poi ci sono le Istituzioni, i Monasteri, i Conventi, i Ministri di Dio con i Sacerdoti Secolari, cioè non religiosi perché hanno una regola religiosa monastica conventuale, istituita da fondatori.

 

Il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, le Persone Anime consacrate, sono state fondate da Gesù Cristo con gli Apostoli, i Discepoli, le Pie Donne e le Donne convertite e salvate dall’azione redentiva del Cristo e mandate a testimoniare la loro fede senza peccare più.

Gente presa dal Popolo di Israele e da altre tribù, esempio = la Cananea.

 

Con la CONVERSIONE, tutte le GENTI , abbiamo nel Vangelo e negli Atti degli Apostoli la CONFERMA che non esiste su tutta la terra chi non possa convertirsi, chi non sia idoneo a diventare CHIESA di GESU’ CRISTO perché la REDENZIONE è un ATTO DIVINO ECUMENICO.

Perciò l’O.M.S. = Opera Missionarie Sacerdotali vi accoglie come COMUNITA’ CENACOLO DIVINO PARACLITO della MADRE del DIVINO AMORE perché come cristiani possiate pregare per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, le Anime Consacrate e per ogni creatura, ma non solo

I protestanti, gli Ortodossi, gli Anglicani, i Mussulmani, i Cattolici, i Testimoni di Geova e qualunque altra Religione fanno parte della Salvezza portata da Cristo Redentore e le differenze non esistono in Dio Salvatore, ma nella storia umana fondata da guerre, divisioni, scisma….e sono opera dell’uomo e della sofferenza che la Preghiera a braccia aperte come il Cristo Crocifisso deve implorare per ciascuno fino ai confini della terra.

Dunque il Padre nostro è una PREGHIERA UNIVERSALE che può essere vissuta interiormente e poi offerta come supplica per ogni creatura di Dio, Figlia/o in virtù di Gesù Cristo e della Salvezza che Egli ha riscattato per ogni essere umano.

 

La Preghiera onesta, leale, come si suol dire: disinteressata, senza scopo di lucro, è la carta di identità, il DNA dell’autenticità cristiana, è il passaporto al confine tra terra e Cielo.

L’astuzia ha sempre uno spirito maligno, diabolico, la falsità del cuore ha sempre un potere precursore che precede il Cristo e lo ostacola perseguitandolo fino al Calvario…. Ma Dio ci ha dimostrato che hanno fatto i conti senza “l’OSTIA”, cioè senza il RISORTO VIVO e ACCESO al TRONO della SUA DIVINA VITTORIA.

 

Tra la libertà di tradire e la VERITA’ di DIO, Abramo lo conferma con forza, c’è un abisso irreparabile.

Tra chi sa fare del male e la fede che dona il Timor di Dio, c’è l’abisso dell’ateismo che sta uccidendo tante Anime che sanno di fare del male, ma per i loro interessi non si possono convertire.

Comunque vi sembrerà che abbiano vinto, che siano potenti, ma state attenti perché il Padre nostro è Vangelo e il Vangelo è ONNIPOTENTE.

Il VERBO di DIO è CRISTO RISORTO, Vivo, è satana condannato a morte senza risurrezione, né salvezza.

 

Lo Spirito Santo non si macchia di infamia, non è una persecuzione di infamità e nefandezze, non è una lotta scellerata che è pronta a compiere qualsiasi iniquità pur di condurre una guerra che conduce alla morte, come ha fatto satana con Adamo ed Eva.

 

Voglio dire che il Padre nostro, essendo Vangelo, fa emergere il santo, il buono, il giusto, l’onesto dal cuore umano e come Verbo di Dio realizza la Volontà di Dio in qualsiasi apostolato.

Quando diventa persecuzione o altra ignominia, significa che DIO ci sta aiutando con lo Spirito Santo a vedere il volto della IENA diabolica che si nasconde e agisce in modo spiritico, cioè demoniaco.

 

E lì la pace del cuore è confidenza in Gesù Cristo, fiducia e fedeltà che ben conosce che Cristo è Risorto e che satana perirà diventando Verità e Vita Eterna, Regno dei Cieli, Agape Divina, la Pace è Grazia che ci salva.

 

Il Padre nostro è il Verbo di Dio che fa pregare con il cuore, che ci indica tutto il comportamento evangelico, che ci fa entrare, senza intermediari, nella Volontà di Dio, che si imprime nel profondo e ci fa conoscere Dio e Colui che Egli ha mandato: Gesù Cristo.

La prima parte contiene tutta l’Essenza Divina che si rivela ai piccoli e che insegna a rendere Grazie a Dio Padre,  mentre nella seconda parte ci aiuta a capire la gigantesca immoralità

dello spirito maligno che con il peccato ci ha condannati e che invocare di essere LIBERATI dal MALE è prendere coscienza che la Misericordia esige la Giustizia.

 

Perciò ci insegna che se non   renderemo il centuplo e non daremo a Dio ciò che appartiene alla Sua Verità, non saremo assolti, perdonati, anche se crediamo che le nostre pretese siano giuste.

 

DIO NON APPARTIENE alla violenza che si impone, ma a coloro che lo amano e pregano con il cuore.

 

Termino questa mia umile meditazione in un momento in cui la sofferenza è il RICONOSCIMENTO DIVINO che mi attesta che la nostra OPERA nasce, vive, opera in una costante VIA, VERITA’ e VITA.

 

Voi mie care volete un riconoscimento scritto, vorrei invece che guardaste a quello che scrive DIO nella mia vita: umile, poverissima, serena e autentica perchè nella mia sofferenza c’è il RICONOSCIMENTO di Dio che mi offre ogni giorno, permettendomi di camminare sulle vette più alte del Cielo, con la Carità Divina e di potervi offrire la mia vita dolorante come un dono d’Amore autentico e sincero.

 

In preparazione al 50° del nostro cammino di Fedeltà al Sacerdozio Unico ed Eterno di Gesù Cristo, con questo umilissimo dono del mio cuore, vi prego di prepararvi alla Pentecoste 2008.

Vi domando la S.Messa come NOVENA di preparazione e di ringraziamento.

Cercheremo di fare un incontro in un luogo possibile per riunirci a pregare insieme e come sempre per rispondere alle vostre esigenze spirituali e per rinforzare la Fedeltà al Sacerdozio Unico ed Eterno di Cristo Gesù, con noi, per noi e in noi, comunque e dovunque lo serviamo, come cristiani.

Ho messo le diverse malattie del mio corpo nelle Mani di Dio offrendole sulla patena e nel calice ad ogni S.Messa, perché se a Dio piacerà possiamo giubilare, convertiti e uniti con amore, per amore, in perfetto amore eucaristico.

 

E lo faremo così:

primo giorno – incontro fraterno, dialogo, informazione reciproca della vita di ciascuno, dialogo personale con Renata Maria, Serena, Doriana, le socie fondatrici fino dagli anni ’60, ricordando le Parole di Gesù Crocifisso: “ Padre, perdona loro che non sanno ( o che sanno) quello che fanno “.