Con Amore, per Amore, in perfetto Amore Eucaristico

C.O.M.S. Comunità Opera Missionarie Sacerdotali



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SANTISSIMA EUCARESTIA. PARTE I

28.05.2015 18:28

Santissima Eucarestia

                               Presenza   Trinitaria

 

La contemplazione e la capacità di interiorizzare la Presenza dell’Eucarestia come Presenza Trinitaria è un dono che Dio fa quando siamo sinceramente, con desiderio profondo, alla ricerca della consolazione e del consolarLo. Questi doni fanno parte della scelta di Dio su ogni creatura perché possa gustare l’Essenza Trinitaria che entra dentro di noi con il Pane disceso dal cielo.

Sentire l’umiltà di Dio Trinitario, Essenza della Deità dell’Acqua viva, della Sorgente dei Doni, delle Virtù, dei Talenti, dei Carismi che si potrebbero ottenere dalla tenerezza che commuove il cuore di Dio quando sinceramente e profondamente rispettiamo il Pane della Vita Eterna come chi sente di essere genuflesso davanti al Trono dell’Altissimo.

Comprendere l’umiltà di Dio è un dono, una grazia, una carezza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Pur  essendo tre Persone e pur essendo Creatore, Redentore ed Agape divina quando quel Pane entra nel nostro cuore, nella nostra Anima ci saluta esattamente come ha fatto con gli Apostoli e con la Vergine, Mammina Sua: “la pace sia con voi”.

Senza la Sua compartecipazione a una ricerca profonda di Dio è incomprensibile la bellezza dell’Amore Eterno. Solo Dio con la Sua infinita pedagogia di Santità può aiutare gli essere umani ad accogliere nella loro vita, e a poterla realizzare con la Santità, un Dono che non è di questo mondo; anzi, quando il mondo è per noi più importante e troviamo tempo solo per noi stessi, per le nostre abitudini e i nostri vizi siamo schiavi di quello di cui Papa Francesco ci rimprovera “non siate mondani”.

La bellezza di accogliere nella nostra vita questa Presenza crea un patto di alleanza che ci unisce al desiderio di essere come Cristo. Ella supera ogni immaginazione e la Sua divina Luce solo i Santi hanno potuto vederLa, desiderarLa come se fossero già in Purgatorio. Ecco come si diventa capaci di pregare, digiunare, soffrire ed avere un senso profondissimo della dignità e del rispetto che si deve riconoscere ad ogni creatura.

I piccoli Francesco e Giacinta sono stati fatti entrare in questa collaborazione con il Divino Sacrificio e la loro vita è diventata un’ostia pura, santa, immacolata.

In Purgatorio il desiderio di essere come Cristo, Pane disceso dal Cielo, di riconoscere il dono incommensurabile che il Padre ci ha dato permettendo a Cristo risorto di diventare quotidianamente e incessantemente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità dell’Eucarestia che lo Spirito Santo transustanzia come nel giardino della Resurrezione la Presenza del Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Colui che è morto per noi, ma che il Padre non poteva non far risorgere, perché anch’Egli non può vivere senza di noi, non poteva lasciare il Cristo nella morte perché ci voleva santi, perché ci voleva salvi, perché il Suo Amore era la Fede, la Ragione che ha unito il Padre e il Figlio nella grande tortura della Croce attraverso la quale noi possiamo essere salvati. Cristo vivo e vero oggi è, nel silenzio dell’Eucarestia, in una continua offerta perché la nostra vita possa meritare quello che in noi non è santità, non è perfezione, non è riconoscenza.

Il desiderio di essere come Cristo significa allargare le braccia verso la crocifissione di C.risto per diventare come Verbo di Dio il silenzio Eucaristico che lo Spirito Santo brucia davanti al trono dell’Altissimo, incensando tutte le suppliche che la Chiesa fa per ottenere misericordia: “ Io sarò con voi fino alla fine del mondo”.

 

…continua.